L'IMUNOTERAPIA MIGLIORA PROGNOSI E QUALITA' DI VITA IN OGNI FASE DI MALATTIA ONCOLOGICA NEGLI STADI AVANZATI E METASTATICI PUO' CRONICIZZARE LA MALATTIA NEGLI STADI PRECOCI PUO' EVITARE RECIDIVE LA CORRETTA GESTIONE DEGLI EFFETTI COLLATERALI CONSENTE DI AVERE UNA QUOTIDIANITA' CON MENO TOSSICITA' Il progetto Senza Freni è realizzato con il contributo non condizionante di Bristol Myers Squibb
"Senza Freni" è un viaggio nell’immunoncologia, la frontiera più avanzata della lotta al cancro, che si basa su terapie in grado di rimuovere il freno che il cancro mette al nostro sistema immunitario camuffandosi per non farsi riconoscere e attaccare dal nostro più potente scudo di difesa che è appunto il sistema immunitario. L’immunoncologia, premiata con Il Nobel della Medicina, riesce a sbloccare questo meccanismo, mettendo di nuovo in grado il sistema immunitario di aggredire e distruggere le cellule neoplastiche, libero di agire perché Senza freni appunto, quei freni che lo avevano di fatto addormentato lasciando che le cellule tumorali potessero proliferare liberamente. Questo nuovo paradigma di cura sta radicalmente cambiando l’approccio terapeutico in numerose neoplasie e nelle 6 puntate di Senza freni racconteremo i traguardi raggiunti e le sfide future. Lo faremo incontrando i maggiori esperti di immunoncologia che ci racconteranno come agiscono queste terapie, in quali tumori hanno avuto più successo e le prospettive future. Ne abbiamo parlato con la Prof.ssa Rossana Berardi, Professore Ordinario di Oncologia e Direttrice Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica Università delle Marche.
Fra i temi:
Se in passato ci si concentrava solo sulla cura della neoplasia oggi l’attenzione è focalizzata anche sulla qualità di vita di chi affronta un percorso di cure oncologiche, qualità della vita che vuol dire poter avere una vita piena da un punto di vista lavorativo, affettivo, sociale. Quanto è importante occuparsi anche del benessere di una persona dopo una diagnosi di tumore?
Potersi occupare della qualità della vita è frutto anche degli avanzamenti della ricerca che oggi permettono di vivere a lungo dopo una diagnosi, anche con una malattia in fase avanzata. L’immunoncologia che ruolo ha giocato in questo nuovo scenario?
Una fra le grandi preoccupazioni nel percorso di cura sono gli effetti collaterali delle terapie. La chemioterapia su tutte. Nel caso dell’immunoterapia quali sono gli effetti collaterali e come vengono contrastati?
La qualità della vita dipende ovviamente anche da una diagnosi precoce, tanto prima si intercetta un tumore, tanto più si può trattarlo con successo. L’immunoncologia inizialmente è stata utilizzata nelle fasi avanzate di malattia, poi sempre più precocemente. Quali setting e quali risultati che possano appunto garantire una miglior qualità della vita?
Anche la modalità di somministrazione di una terapia può fare una grande differenza nel migliorare la qualità della vita. Terapie orali, terapie a dosaggio fisso, somministrazione sottocute, schemi chemofree, quale scenario nell’immunoterapia e non solo, e quali prospettive?
Nel caso di malattia avanzata, in cui l’obiettivo non può essere più la guarigione ma il controllo nel tempo della malattia la qualità della vita diventa un cardine imprescindibile. Come si aiuta, anche psicologicamente, un paziente a vivere con un tumore che non è scomparso, che non scomparirà ma che può rimanere congelato nel tempo, quel concetto di malattia cronica che in oncologia è un obiettivo che fino a poco tempo fa non poteva neanche essere immaginato?
In conclusione, si ricorda il primo o uno dei primi pazienti trattati con l’immunoterapia? Come gli ha spiegato il meccanismo d’azione di una terapia che era agli albori e che probabilmente non conosceva? Quale era la sua storia?
Il progetto Senza Freni è realizzato con il contributo non condizionante di Bristol Myers Squibb