Come sta cambiando lo scenario diagnostico terapeutico delle malattie reumatologiche La diagnosi precoce riconoscendo i sintomi, la stratificazione del paziente per strategie terapeutiche personalizzate Biomarcatori e farmaci innovativi, oggi e in futuro
Sintomi spesso confusi con patologie osteoarticolari degenerative - l'esempio più classico è quello di scambiare l'artrosi che è un processo degenerativo dell'articolazione a causa dell' erosione della cartilagine con l'artrite, che è invece un processo infiammatorio - o trattati solo con farmaci sintomatici per alleviare il dolore. Sono solo due esempi di come le malattie reumatologiche vengano diagnosticate anche con anni di ritardo (ad esempio una spondiloartrite ha una media di ritardo diagnostico fra i 5 e i 7 anni perchè il mal di schiena viene sottovalutato, sottodiagnosticato e mal trattato) con un grave danno per l'evoluzione delle patologie reumatologiche che oggi se diagnosticate tempestivamente possono essere trattare con maggior precisione in base alla stratificazione del paziente - nuove classi di farmaci dai biologici alle small moleculs... - per arrestare il progredire della malattia e prevenire l'instaurarsi di un danno. Senza dimenticare mai che le malattie reumatiche possono colpire l'apparato locomotore ma non solo, e sono infatti spesso malattie sistemiche - pensiamo ad esempio alla vasculite, al lupus, la sclerodermia e a tante altre - per cui è importante che il reumatologo sia il medico di riferimento che coordini una rete di specialisti che possano gestire le diverse problematiche. Ma quali sono i campanelli d'allarme da non sottovalutare? e quali esami diagnostici, strumentali e di laboratorio, sono necessari per una diagnosi di malattia reumatologica? E quale è oggi lo scenario terapeutico a disposizione di ogni paziente per quella che viene chiamata reumatologia di precisione, quindi la scelta del farmaco migliore per il singolo paziente ? Ne abbiamo parlato con il Prof. Luigi Sinigaglia, Presidente SIR Società Italiana di Reumatologia.
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