Lo sviluppo cognitivo dei bambini dai 36 mesi fino all'ingresso nel mondo scolastico Il percorso del bambino fra sviluppo del linguaggio, gioco come strumento di apprendimento e scoperta della socialità e del gruppo Il rapporto con mamma e papà (e i fratelli) - Il ruolo dell'alimentazione e del sonno Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma Vai alla prima parte dell'intervista con il prof. Curatolo sullo sviluppo cognitivo del bambino nei primi 1000 giorni
Il viaggio dell'apprendimento del bambino è fatto di tappe, di conquiste, di stimoli e di scoperte. La prima, fase, importantissima è relativa ai primi 1000 giorni in cui devono essere costanti stimoli sensoriali e visivi prima e tattili e linguistici dopo i sei mesi, ma anche nei successivi anni la maturazione delle aree cerebrali del bambino continua costantemente ed è fondamentale quindi che i genitori siano preparati per aiutare il loro piccolo. E per sapere cosa fare per aiutare i bambini nel momento delicato dell'ingresso nella scuola materna prima ed elementare poi abbiamo incontrato il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato come il bambino fra i due e i tre anni ha avuto un grande sviluppo senso-motorio e il suo linguaggio è passato dalle 150 fino alle 400 parole che sono la caratteristica di un bambino di circa 3 anni soprattutto se è stato correttamente stimolato a casa e durante la scuola dell'infanzia perchè la maturazione delle reti neuronali segue l'esperienza del bambino (il modo in cui gioca, in cui viene stimolato...). A tre anni un bambino diventa più autonomo dal punto di vista neuromotorio (autonomie delle condotte di base come il controllo sfinterico) d è quindi pronto per la scuola materna dove imparerà le abilità sociali (da una struttura senso motorio ad un'attività ludica sociale, costruire, giocare a far finta, relazionarsi con gli altri...). La famiglia resta un cardine e deve essere complementare all'insegnamento scolastico soprattutto per costruire la sua sicurezza e autostima quindi i genitori devono essere accoglienti, empatici, giocare con lui. La figura paterna in questa fascia d'età diventa importante (costruire insieme, progettare insieme) e dal momento che il lobo frontale, che è l'area cerebrale dedicata al planning e all'organizzazione si sviluppa proprio in questo periodo, progettare e programmare un gioco significa imparare un metodo che sarà poi utile per organizzare i compiti più avanti. La presenza di un nuovo fratellino può creare gelosie ed è importante dare un ruolo al primogenito facendolo sentire importante, colui che insegna al piccolo cose che lui già conosce. L'organizzazione del tempo libero è anche importante, scegliere uno sport come il nuoto lo aiuta a migliorare la coordinazione motoria e cerebrale e lo aiuta a socializzare.
Cliccare su 1080p per vedere il Video in Full HD Cliccare sul rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero
Attraverso il disegno, la coordinazione fra occhio e mano, l'impugnatura della penna o di un pennarello si sviluppa meglio la coordinazione viso motoria e questo è importante per imparare i prerequisiti per la scrittura. Anche i numeri possono essere utilizzati come gioco per insegnare il senso della quantità utilizzando degli oggetti concreti perchè questo facilita lo sviluppo dell'area del cervello deputata al ragionamento astratto e alla matematica. E' importante evitare conflittualità in famiglia e avere un atteggiamento uniforme sulle regole (se i genitori sono severi e i nonni permissivi può essere confondente per il bambino). Nel passaggio poi alla scuola elementare inizia il giudizio sulle sue capacità di eseguire compiti come la lettura, la scrittura ed è una prova importante a cui arriverà più preparato se avrà seguito correttamente le tappe dello sviluppo. Anche nell'esecuzione dei compiti è importante fargli acquisire autonomia proprio per far sì che nel proseguo della carriera scolastica si senta sempre più tranquilli, aiutandolo in caso di difficoltà ma lasciando che svolga la maggior parte dei compiti da solo. Il gruppo è fondamentale fra i 6 e i 9 anni perchè il bambino ha bisogno di trovare sicurezza nella sua identificazione nel gruppo, e in questo i compagni di scuola o di sport possono aiutarlo ad aumentare l'autostima soprattutto se arriverà preparato alla socialità avendo già iniziato un'attività fisica o ludica in tenera età. Alimentazione e sonno sono due tasselli importanti (acidi grassi polinsaturi che si trovano nel pesce azzurro e fosfolipidi possono stimolare memoria, attenzione e concentrazione del bambino e le ore notturne di sonno devono essere sufficienti, mentre spesso l'utilizzo di giochi elettronici o tablet prima di dormire interferisce con un riposo sereno.