Nuovo farmaco immunosoppressore per curare l'alopecia areata,
forma di calvizie dovuta ad una malattia immunitaria
L'alopecia areata, firma di calvizie di origine autoimmune, è caratterizzata da aree di cuoio capelluto o altre zone del corpo in cui capelli o peli cadono lasciando una chiazza glabra. Fino ad ora le cure erano state piuttosto inefficaci ma in questi giorni la FDA (Food and Drugs Administrations) statunitense ha approvato una nuova molecola, il Ruxolitinib, un immunosoppressore in grado di aiutare la ricrescita dei capelli. Alla base della calvizie legata all'alopecia areata ci è un meccanismo anomalo che attira cellule immunitarie nel bulbo pilifero di alcune zone del corpo - quasi sempre la manifestazione iniziale è a carico dei capelli - dopo di che il sistema immunitario reagisce in modo abnorme attaccando la radice del capello e rendendo il bulbo pilifero incapace di far crescere il capello. Individuato questo meccanismo gli scienziati del Columbia University Medical Center hanno testato il nuovo farmaco sui loro pazienti ottenendo nel giro di 4/5 mesi una ricrescita completa nelle zone prima glabre, questo perchè l'immunosoppressore è in grado di fermare l'attacco del sistema immunitario - meccanismo simile a quello dei tanti farmaci che agiscono contro malattie autoimmuni - permettendo ai capelli di ricrescere in modo naturale. naturalmente adesso serviranno altri studi per confermare il successo del primo test, ma sembra la strada giusta per risolvere definitivamente una fra le calvizie più diffuse che colpisce pazienti anche in giovane età al contrario dell'alopecia androgenetica che solitamente si presenta in persone più avanti negli anni, eccenzion fatta per per i casi in cui la familiarità gioca a sfavore.