OBESITA’ E RISCHI CORRELATI ARRIVA IN ITALIA TIRZEPATIDE MOLECOLA FIRST IN CLASS CON UN NUOVO MECCANISMO D’AZIONE
Nel 2021, l'OMS ha riconosciuto l'obesità come una malattia cronica, progressiva e recidivante che colpisce oltre un miliardo di persone nel mondo. In Italia, più di 25 milioni di persone sono in sovrappeso e 6 milioni (12% della popolazione) soffrono di obesità. Le principali complicanze dell'obesità includono malattie cardiovascolari, diabete tipo 2 e 13 tipi di cancro e sono tra le principali cause di mortalità globale. Nonostante questo lo stigma su sovrappeso e obesità è ancora forte perché manca la consapevolezza che si tratta di una patologia vera e propria. Spesso persone con obesità fanno fatica a perdere peso e a mantenerlo nel tempo. L’eccesso di peso è influenzato da diversi fattori: biologici, genetici e ambientali. Le modifiche dello stile di vita non sempre sono sufficienti e raramente consentono una perdita di peso duratura tale da migliorare la salute a lungo termine. Ecco perché è importante la notizia dell’autorizzazione da parte di AIFA dell’immissione in commercio di tirzepatide per il trattamento di obesità, sovrappeso con comorbidità correlate e diabete tipo 2. La molecola frutto della ricerca avanzata di Eli Lilly negli studi registrativi ha dimostrato una perdita di peso di oltre il 22% nei pazienti obesi e importanti risultati nel controllo glicemico nei pazienti con diebete di tipo 2. Eè indicata per i pazienti con obesità, sovrappeso con comorbidità correlate e diabete tipo 2. Si tratta di una molecola First in class (recettori GIP GLP-1) che agisce su due recettori e che ha un meccanismo d’azione innovativo, Tirzepatide infatti aumenta la secrezione d’insulina a livello pancreatico, la sensibilità insulinica e riduce l’assunzione di cibo. Lo studio SURMOUNT-1, condotto su adulti con obesità o sovrappeso con almeno una comorbidità correlata al peso, ma senza diabete tipo 2ha dimostrato una pedita di peso superiore al 22%. Ma ciò che differenzia tirzepatide è l’agonismo recettoriale del GIP, che agisce su meccanismi correlati al peso: ha azioni benefiche a livello del tessuto adiposo, riduce l’introito calorico ed il senso di nausea. Con questa disponibilità si entra in una nuova fase nel trattamento dell’obesità, con un nuovo paradigma farmacologico per prevenire complicanze legate ad obesità
Ne abbiamo parlato con: Rocco Barazzoni, Presidente SIO, Società italiana di Obesità Iris Zani, presidente Amici Obesi