Radiologia, Radiologia, Radioterapia Interventistica
"Vi è più ragione nel tuo corpo che nella tua migliore saggezza..." scrive Friedrich Nietzsche in "Così parlò Zarathustra" ed in effetti il corpo umano esprime la ragione della verità, perchè ogni sintomo, ogni disturbo, ha una sua precisa origine in quel meccanismo delicatissimo che è il corpo umano. Discorso diverso è però andare ad individuarne l'origine e fino all'invenzione dei raggi X nel 1895 da parte di Wilhelm Conrad Röntgen non si sarebbe mai immaginato di poter analizzare il corpo umano dal suo interno tranne nella pratica della dissezione, che tante nozioni ha fornito a medici e chirurghi nei secoli scorsi, ma che non aveva nessuna utilità da un punto di vista diagnostico e terapeutico. Negli ultimi anni la branca della radiologia ha moltiplicato le sue applicazioni rendendo le indagini estremamente accurate e dettagliate, andando ad affiancare alla tradizionale proiezione radiografica indagini come la Tac - o tomografia assiale che permette la lettura di sezioni del corpo e valutare lesioni e alterazioni anatomiche - la Pet - o tomografia ad emissione di positroni che consente la visualizzazione di modificazioni a livello biologico molecolare che possono comparire molto prima della lesione anatomica conclamata - la Tac a spirale e multistrato - evoluzioni della Tac che permettono immagini più accurate e tridimensionali - e la risonanza magnetica che a differenza della tac non utilizza radiazioni ionizzanti e permette una più dettagliata indagine sui diversi tipi di tessuti.
Parliamo ora di una branca della radiologia fondamentale non nella diagnosi ma nella terapia, e cioè la Radioterapia. L'utilizzo dei raggi X è in questo caso mirato non alla lettura degli organi come in una radiografia a scopo diagnostico, ma alla distruzione delle cellule tumorali nell'organo trattato. La radioterapia può essere di tipo esterno o interno. La radioterapia di tipo esterno si effettua mediante un apparecchio posizionato all'esterno del corpo che invia raggi direttamente sull'organo colpito - prima di effettuare il trattamento si procede alla centratura per individuare esattamente il punto in cui verranno inviati i raggi, questo allo scopo di danneggiare il meno possibile le cellule sane - la radioterapia di tipo interno invece si esegue mediante l'utilizzo di sottilissime sonde che vengono inserite nell'organo da trattare in prossimità della massa tumorale e che inviano i raggi direttamente alla zona interessata o attraverso liquidi radioattivi da iniettare in vena o da bere e che andranno a fissarsi sulle cellule cancerogene distruggendole. Un ulteriore uso della radioterapia è quello intraoperatorio (IORT) che prevede la somministrazione di un'unica dose di raggi durante l'intervento chirurgico di asportazione del tumore in sostituzione al ciclo di radioterapia esterna che dura di solito fra le quattro e le cinque settimane. |