TUMORE DELLA PROSTATA IL RUOLO OGGI DEL PSA E DELLA RISONANZA MAGNETICA - DALLA SORVEGLIANZA ATTIVA ALLA CHIRURGIA ROBOTICA ALLE NUOVE TERAPIE PER LE FORME AVANZATE PROF. BERNARDO ROCCO, FONDAZIONE POLICLINICO A.GEMELLI IRCCS
Il tumore della prostata è la neoplasia più comune nel maschio. Per una corretta diagnosi e trattamento è essenziale seguire percorsi personalizzati in centri di riferimento. I cardini della gestione sono conoscere il ruolo del PSA e della risonanza multiparametrica (o biparametrica sena mezzo di contrasto) per la diagnosi, della chirurgia robotica che permette di ridurre le complicanze e delle terapie per le fasi avanzate di malattia. Abbiamo parlato di tutto questo con il Prof. Bernardo Maria Cesare Rocco, Direttore UOC Clinica Urologica Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS.
Fra i temi: - una fotografia del tumore della prostata. - il PSA per molti anni è stato visto come un parametro estremamente importante, poi è stato un po’ messo in discussione, oggi per chi e quando è indicato - che ruolo gioca la risonanza magnetica, con o senza contrasto. - i passaggi successivi possono essere la biopsia, nel caso sia necessaria, successivamente quella che viene chiamata stadiazione - le opzioni a disposizione in base al tipo di tumore e di paziente, dalla sorveglianza attiva alla chirurgia robotica, con particolare attenzione alle possibili complicanze come incontinenza e disturbi della sfera sessuale. - la chirurgia robotica rispetto alla chirurgia tradizionale, quella cosiddetta a cielo aperto, ha il vantaggio anche di consentire interventi su pazienti fragili e di aver tempi di recupero molto brevi, migliorando quindi anche la qualità della vita. - un‘altra arma importante è la radioterapia, quando può essere utilizzata. - negli anni la ricerca ha fatto molti passi avanti anche per tumore della prostata in fase avanzata o metastatica con terapie che permettono di vivere a lungo dopo una diagnosi pur non avendo come obiettivo la guarigione.