Cancro, la prevenzione non si ferma dopo i 65 anni Prevenzione primaria (stili di vita), secondaria (screening periodici) e terziaria (per prevenire le recidive) anche nella terza età
L’Italia, insieme al Giappone è il paese più longevo al mondo, e questo significa che le problematiche legate alla salute sono molte, e talvolta complesse. Una patologia come il cancro, che colpisce purtroppo tutte le fasce d’età, negli over 65 ha però un impatto maggiore, legato alle comorbidità, alle condizioni sociali, alla difficoltà di effettuare alcune terapie. E’ perciò importante che anche gli anziani siano coinvolti nella prevenzione primaria fatta di stili di vita corretti, e che abbiano una maggiore aderenza ai programmi di screening per la diagnosi precoce, che si traduce in maggiori possibilità di successo terapeutico. E proprio per mettere in luce l’importanza di una maggiore attenzione alla prevenzione oncologica per gli over 65, AIOM e Fondazione AIOM, con Senior Italia Federanziani hanno lanciato il progetto nazionale “Cancro, la prevenzione non si ferma dopo i 65 anni” presentato in Vaticano in udienza a Papa Francesco, con l’obiettivo di coinvolgere le famiglie, ma anche i centri anziani nel promuovere una maggiore informazione sulla prevenzione oncologica nella terza età.
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Nel corso della Conferenza Stampa di presentazione del progetto "Cancro, la prevenzione non si ferma dopo i 65 anni" abbiamo intervistato: Stefania Gori - Presidente Nazionale AIOM Febrizio Nicolis - Presidente Fondazione AIOM7 Roberto Messina - Presidente Senior Italia FederAnziani