"Percorso Polmone": la gestione multidisciplinare del Tumore al Polmone una equipe dedicata formata da oncologo, chirurgo, patologo, radioterapista, psicologo... per un percorso personalizzato fatto di chirurgia, radioterapia e chemioterapia dopo l'analisi molecolare e la stadiazione del tumore Screening con la Tac Spiraòe a basso dosaggio per forti fumatori ed ex fumatori Prof. Pierluigi Granone - Policlinico Agostino Gemelli Roma
"Con quella che sul mio polmone fu detta ombra un'ombra era calata sulla mia esistenza" scrive Thomas Bernhard"scrittore austriaco, ed infatti quando si riceve una diagnosi di tumore al polmone un'ombra fatta di dubbi e paure scende sulla vita di chiunque la riceva, ecco perchè al Policlinico Agostino Gemelli di Roma è stato creato il "Percorso Polmone", in cui collaborano diverse figure professionali che accolgono i bisogni fisici e psicologici del paziente e della sua famiglia in tutto il percorso di cura. Abbiamo parlato di questo con il Prof. Pierluigi Granone, Direttore dell'Unità di Chirurgia Toracica del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come il "Percorso Polmone" preveda la possibilità di porre al centro del percorso diagnostico terapeutico il paziente e di far sì che i vari specialisti - pneumologo, oncologo, chirurgo toracico, biologo molecolare, radiologo, radioterapista, psicologo - si coordino fra loro per offrire l'approccio più personalizzato in base all'analisi molecolare e alla stadiazione del tumore che oggi sono in grado di personalizzare al massimo le cure. Dire al paziente "da ora in avanti ci pensiamo noi" vuol dire anche sgravarlo di tutte quelle incombenze come prendere appuntamenti, ritirare referti... che in un momento così delicato diventano fardelli ulteriori. La decisione collegiale dopo lo studio di tutte gli accertamenti farà sì che si opti per una chirurgia seguita da una chemio-radioterapia, o che si decida per una chemio-radioterapia neoadiuvante, quindi prima della chirurgia, per consentire un intervento meno radicale e più conservativo. Tra l'altro alcune varianti genetiche del tumore consentono oggi anche dei trattamenti cosiddetti a bersaglio molecolare senza il ricorso alla chemioterapia tradizionale risultando più efficaci e meno tossici. Senza contare che anche la chirurgia è diventata meno invasiva consentendo di ottenere un intervento ugualmente radicale per l'asportazione del tumore senza però aprire il torace, quindi con tecniche laparoscopiche o robotiche. Mentre la radioterapia è solo una lontana parente ella medicina nucleare che un tempo distruggeva anche i tessuti sani circostanti i tumore essendo in grado di colpire in modo selettivo solo le cellule tumorali - seguendo perfino il respiro del paziente grazie ad apparecchiature sempre più sofisticate - Tutto questo con la ferma convinzione che sia importante curare la malattia ma soprattutto prendersi cura della persona aiutandola in tutti quei passaggi delicati e impegnativi che seguono una diagnosi di tumore ed offrire la miglior qualità di vita possibile in ogni passaggio di cura ed ecco perchè all'interno del Percorso Polmone è presente la figura dello psico-oncologo che segue il paziente e la sua famiglia in ogni passaggio, dalla diagnosi alla chirurgia alla terapia. E dal momento che sappiamo come non si possa parlare di tumore al pomone senza parlare di fumo e del rischio che corrono i forti fumatori è oggi possibile avviare uno screening con l'esecuzione di una tac spirale a basso dosaggio per tutti coloro che hanno anni di fumo alle spalle (anche se hanno smesso da poco) in modo da poter eventualmente individuare lesioni al loro primissimo stadio, il che rende il trattamento ovviamente molto più semplice e meno impegnativo sia dal punto di vista chirurgico che terapeutico.
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