Cure Palliative e Terapia del Dolore
Quando la guarigione non è più possibile la qualità di vita diventa il primo obiettivo - Alleviare il dolore fisico e gestire la sofferenza psicologica negli Hospice e con le cure domiciliari
Prof. Carlo Antonio Barone- Prof. Adriana Turriziani, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
I grandi progressi nella cura del cancro fanno sì che oggi molti tumori siano guaribili o comunque gestibili nel tempo, ma vi sono purtroppo ancora alcuni casi in cui l'obiettivo non può più essere la guarigione e si deve modificare le strategie terapeutiche per garantire al paziente la miglior qualità di vita possibile per tutto il tempo che gli resta. Perchè grazie alle cure palliative e alla terapia del dolore è possibile che anche la fase terminale sia vissuta con dignità e rispetto, eliminando il dolore fisico ma anche prendendosi cura della sofferenza del paziente e della sua famiglia, sofferenza psicologica e morale. Per fare questo è importante che le cure palliative vengano proposte precocemente, e che siano effettuate o presso gli Hospice o con le cure domiciliari, purchè sempre in collaborazione con il centro oncologico di riferimento, perchè nelle cure palliative sono sempre inclusi tutti quei trattamenti, anche medici e chirurgici, che possano portare sollievo al paziente, come ad esempio la radioterapia palliativa per ridurre il dolore delle metastasi ossee, o alcuni interventi di drenaggio o di disostruzione chirurgica... E per conoscere come le cure palliative stiano cambiando negli ultimi anni in Italia anche grazie alla Legge 38 abbiamo incontrato il Prof. Carlo Antonio Barone, Direttore dell'Unità di Oncologia Medica al Policlinico Gemelli di Roma e la Prof.ssa Adriana Turriziani, Direttore Clinico dell'Hospice "Villa Speranza" di Roma che ci parlano dell'importanza della giusta comunicazione fra medico, paziente e familiare per spiegare esattamente in cosa consista un percorso multidisciplinare di cure palliative, e che ad ogni paziente venga proposto un approccio personalizzato, che privilegi le sue scelte e le sue preferenze (ad esempio se essere seguito a casa o in Hospice). Fondamentale è anche una sinergia fra i vari componenti dell'equipe medica ed infermieristica per offrire tempestivamente ogni cura o supporto sia necessario. E se negli anni passati l'accesso alle terapie a base di oppioidi era soggetto a pregiudizi e limitazioni oggi fortunatamente la terapia del dolore sta entrando nella cultura medica anche in Italia per permettere ad ogni paziente di non dover convivere con il dolore. E la formazione dei medici in cure palliative resta un cardine imprescindibile per offrire il miglior accompagnamento possibile ad una terminalità che coniughi rispetto, cure fisiche adeguate, supporto psicologico e la miglior qualità di vita possibile.
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