La solitudine emotiva degli anziani (che non significa vivere soli ma sentirsi soli) aumenta il rischio di patologie e aumenta il rischio di morte prematura
L'obesità aumenta il rischio di morte prematura negli anziani del 7%, le difficoltà finanziarie e le preoccupazioni per il futuro del 19%, ma la sensazione di solitudine e di isolamento l'aumentano del 14%, una cifra importante che purtroppo in una società dove l'età aumenta sempre più, non può essere trascurata. Lo studio condotto dall'Università di Chicago ha messo in evidenza che il senso di solitudine degli anziani non è tanto percepito da chi vive da solo ma di chi si sente solo, e soprattutto da chi si sente emarginato ed isolato, spesso anche a causa di difetti di vista o di udito, e da quel declino cognitivo così spesso legato alla depressione negli anziani. Dallo studio è emerso che questo stato d'animo fatto è legato a disturbi del sonno, all'aumento di pressione arteriosa, ad un innalzato valore del cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress, e anche a quella forma di depressione sfumata ma costante che può spesso nascondere l'esordio di una demenza ma può anche essere semplicemente sintomo di chiusura in se stessi. Anche il sistema immunitario di chi percepisce in modo gravoso la solitudine viene alterato mettendo ulteriormente a rischio la salute e il benessere psicofisico. Cosa fare quindi per non isolarsi sempre più dando origine ad un circolo vizioso in cui la solitudine fa vivere con malessere e il malessere spinge ad isolarsi? cercare di mantenersi attivi, anche fisicamente, facendo attività di gruppo magari che mantengono in attività muscoli e articolazioni, allenano il cuore e i polmoni ma consentono anche di socializzare e di sentirsi vivi e in relazione con gli altri Un altro grande aiuto può venire dal computer che un anziano può imparare ad usare nelle sue funzioni base che gli consentano di scambiare mail con amici e familiari, di andare su alcuni siti che possono essere di informazione, di cultura, di svago... e poi cercare di coltivare le amicizie, organizzare brevi viaggio insieme a conoscenti, riuscire a non perdere la rete di contatti del periodo in cui ancora si lavorava. E in ultimo cercare di risolvere tutti quei piccoli problemi che possono essere di ostacolo alla socialità, ad esempio fare l'intervento di cataratta o utilizzare degli apparecchi acustici che restituiscano la possibilità di interagire in modo naturale e completo con amici e familiari.