Pseudo Artrosi (Fratture non consolidate) sia asettiche che con infezione
Fissatori esterni, Chiodi endomidollari e Placche nei casi di Pseudoartrosi Non Infetta
Resezione dell'osso infetto, cemento antibiotato e Apparecchio di Lizarov per la ricrescita dell'osso
nei casi di Pseudoartrosi con Infezione Ossea
Prof. Francesco Centofanti, Istituto Codivilla Putti, Cortina d'Ampezzo
Una frattura esposta, quindi con fuoriuscita dell'osso, può essere un fattore di rischio per un non perfetto consolidamento dell'osso sia in caso di trattamento incruento con apparecchi gessati sia in caso di osteosintesi chirurgica. Si parla in questo caso di Pseudo Artrosi che può essere asettica o complicata da infezione ossea. I trattamenti sono chiaramente diversi e per saperne di più abbiamo intervistato il Prof. Francesco Centofanti, Direttore dell'Unità di Ortopedia e Traumatologia dell'Istituto Codivilla Putti di Cortina d'Ampezzo che ci ha spiegato quale percorso corretto si debba seguire per risolvere un processo di pseudo artrosi. Nel caso di una frattura che non consolida ma che non presenta infezioni si può procedere con fissatori esterni chiodi endomidollari e placche e dar tempo all'osso di saldarsi. Nel caso invece di pseudo artrosi con infezione dell'osso di deve passare ad una resezione dell'osso infetto, avendo cura di effettuare un curettage ampio e minuzioso per non rischiare di lasciare zone infette, poi effettuare una distrazione dell'osso distale per ottenere da un lato la discesa dell'osso al di sotto della distrazione che andrà a prendere il posto della porzione di osso rimosso e dall'altro la ricrescita di osso dove è stata effettuata la distrazione. A quel punto viene inserito un cemento antibiotato che nel corso di qualche mese previene una recidiva di infezione e applicato un Apparecchio di Lazarov (lo stesso che si usa per l'allungamento degli arti) per permettere alle ossa di saldarsi man mano che si posizionano e che ricrescono. Dopo qualche mese l'apparecchio viene rimosso e l'arto ha recuperato l'integrità e la sua lunghezza originaria. E se questo tipo di interventi sono solitamente riservati a giovani il Professore ci mostra anche il caso di un paziente ultraottantenne che ha avuto ottimi risultati con la Tecnica di Lizarov e ha potuto recuperare l'uso della gamba, a testimonianza che anche nella terza età la rigenerazione ossea è più che possibile.
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