Quali farmaci per l'Osteopenia e l'Osteoporosi
Vitamina D e Calcio fin da giovani con la dieta o gli integratori - Estrogeni (terapia ormonale sostitutiva), Bifosfonati e Farmaci biologici: quando, per chi e con quale somministrazione
Prof. Salvatore Minisola, Policlinico Umberto I, Roma
Quando si parla di osteoporosi la parola più importante è prevenzione
perché è fin da quando siamo giovani che dobbiamo imparare a prenderci cura
della salute delle nostra ossa con l’alimentazione, l’attività fisica, i
controlli necessari… ma quando, soprattutto dopo una certa età, si va incontro
ad una osteopenia prima e una osteoporosi poi cosa dobbiamo fare? Quali
integratori possono aiutare nel caso l’alimentazione non sia sufficiente a
coprire il fabbisogno di vitamina D e calcio, quali farmaci di ultima
generazione e quale somministrazione anche tenendo conto delle condizioni di
salute generali del paziente… Lo abbiamo chiesto al Prof. Salvatore Minisola,
Responsabile del Centro Malattie Metaboliche dell’Osso e Ambulatorio
Osteoporosi del Policlinico Umberto I di Roma che ci ha spiegato che l’introduzione di Vitamina D e Calcio deve avvenire
durante tutta la vita, perché eventuali carene non danno segno di sé per molto
tempo, ma portano ad un indebolimento progressivo dell’osso e quindi in caso
dalle analisi del sangue risultino valori troppo bassi di vitamina D è bene integrarla
- e vi sono formulazioni e
somministrazioni diverse – così pure come il calcio. Passando ai farmaci, i
bifosfonati di ultima generazione sono ad oggi considerati il gold standard
terapeutico e con il professore parliamo anche di tutti i possibili effetti
collaterali che spesso frenano nell’assumerli, per passare poi ad analizzare la
nuova categoria di farmaci biologici che oggi possono essere una arma
innovativa a disposizione nella cura dell’osteoporosi, senza dimenticare gli
estrogeni, quindi parliamo di terapia ormonale sostitutiva, e con il Professore
parliamo di quali donne possono assumerli, per quanto tempo e di quali
controlli vanno effettuati nel corso della terapia. E in conclusione il
professor Minisola ci ricorda anche
l’importanza di effettuare una Moc periodica dopo la menopausa ( e più avanti
anche per gli uomini perché l’osteoporosi colpisce in prevalenza le donne ma
nella tarda età riguarda anche gli uomini) per valutare lo stato di salute
delle proprie ossa e non arrivare ad una diagnosi di osteoporosi magari in
seguito ad una frattura perché in quel caso si è perso tempo prezioso e le
cure, anche se necessarie ed efficaci, sono comunque tardive rispetto alla
condizione pregressa.
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