Riabilitazione Cardiovascolare come Prevenzione Secondaria per chi ha avuto un evento cardiaco come infarto, scompenso, bypass, angioplastica, trapianto... Il percorso personalizzato e monitorizzato per migliorare la qualità di vita ed evitare ricadute Dott. Fabio Bellotto, Istituto Codivilla Putti, Cortina d'Ampezzo
Se fino a qualche anno fa dopo un evento cardiovascolare come un infarto - ma anche in caso di scompenso, o bypass, angioplastica, sostituzione valvolare o trapianto - l'attività fisica era assolutamente proibita oggi si tende invece a mobilizzare il paziente già dopo pochi giorni perchè la riabilitazione cardiovascolare è uno step fondamentale per riprendere una buona qualità vita ma anche e soprattutto per fare prevenzione secondaria di ulteriori eventi e per migliorare l'aspettativa di vita come dimostrato da numerosi studi. Importantissimo è che la riabilitazione cardiovascolare sia personalizzata e affidata ad una equipe multidisciplinare (cardiologo, fisiatra, psicologo, alimentarista...) che segua costantemente il paziente, monitorando le sue funzioni 24 ore su 24 ed eseguendo test periodici per valutare i progressi. E per conoscere meglio la riabilitazione cardiovascolare abbiamo incontrato il Dott. Fabio Bellotto, Direttore dell'Unità di Riabilitazione Cardiovascolare dell'Istituto Codivilla Putti di Cortina d'Ampezzo che ci ha fatto conoscere le tappe di una corretta riabilitazione per far sì che ogni paziente possa recuperare un'autonomia fisica e una buona qualità di vita.
Cliccare su 1080p per vedere il Video in Alta Definizione Cliccare sul rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero