- 1 - Lo stile di vita conta
- 2 - Attenzione alla postura
- 3 - Concedersi il giusto riposo
- 4 - Non sottovalutare il dolore
- 5 - Conoscere il proprio dolore è il primo passo per affrontarlo
6 - Intervenire al momento giusto
Se trascurato il dolore acuto può evolversi e degenerare in dolore cronico. Questa spirale negativa in alcuni casi può essere interrotta attraverso un intervento tempestivo per “spegnere” lo stato infiammatorio alla base dell’episodio doloroso. Tanto più questa azione viene messa in atto all’esordio del dolore tanto è maggiore la sua efficacia.
7 - Liberarsi dal dolore per liberare anche famiglia, amici e colleghi
Il dolore colpisce chi ne soffre, ma ha effetti indiretti anche sugli altri, in famiglia, sul lavoro, con gli amici. I dati della ricerca Global Pain Index mostrano che in Italia circa la metà degli individui colpiti da episodi di dolore* ammette che tale condizione ha un impatto anche sulle persone che li circondano. Liberarsi dal dolore significa quindi liberare anche tutti coloro che ne subiscono indirettamente le conseguenze.
8 - Vincere il dolore è possibile, rivolgendosi all’esperto
La ricerca Global Pain Index ha rivelato che più della metà degli italiani* vorrebbe si potesse fare di più per combattere ed alleviare gli episodi di dolore. Nonostante ciò, ben l’82% non agisce al primo segnale di dolore e posticipa l’azione lenitiva al momento in cui il dolore diventa insopportabile. È al contrario fondamentale rivolgersi al proprio farmacista o medico di fiducia per comprendere insieme le cause dell’episodio di dolore e agire di conseguenza.
9 - Mai più “è mio, lo conosco e ho tutto sotto controllo”
Più della metà delle persone affette da dolore muscolo-scheletrico è convinta di avere abbastanza controllo sulla propria condizione e non ritengono di doversene preoccupare tanto da dover ricorrere al medico. Il 50% di chi soffre di episodi di dolore*, addirittura non ne conosce le cause e non crede di doverle conoscere. Conoscere la propria condizione, curarsene e cercare aiuto sono invece azioni indispensabili per il recupero di una buona qualità di vita.
10 - Da “Ahi!” a “Ahhh...”: non soffrire in silenzio
Circa la metà degli italiani soffre in silenzio e non parlano del proprio dolore* perché lo ritengono una questione personale. Condividere, parlarne, chiedere consiglio e aiuto sono invece le prime azioni da compiere per affrontare il dolore e per contrastare il suo impatto negativo sulla qualità di vita. Liberarsi dal dolore muscolo-scheletrico è possibile e per questo non bisogna rassegnarsi a vivere le diverse azioni quotidiane in uno stato doloroso. È possibile uscire dal silenzio e agire per trovare sollievo dal dolore e passare da “Ahi!” a “Ahhh...”.
Fonte: Ufficio Stampa Edelman