Le indicazioni e le raccomandazioni rappresentano un passo determinate per introdurre i sistemi basati su Intelligenza Artificiale nella pratica medica in Italia.
Il Gruppo di Progetto di Fondazione Smith Kline “Intelligenza Artificiale, Sanità e Ricerca Biomedica” ha identificato la creazione di un Repository Sanitario Nazionale come strumento percorribile per uno sviluppo consapevole dei sistemi di Intelligenza Artificiale per la ricerca e la salute in Italia.
L’Intelligenza Artificiale (IA) rende capace una macchina di risolvere problemi o svolgere
attività tipiche della mente e delle abilità umane e sta attualmente entrando in quasi tutti i
settori e le dimensioni della vita umana.
Nell’ambito della ricerca e della salute, questa tecnologia ha la potenzialità non solo di
rivoluzionare la ricerca e lo sviluppo di nuove terapie, ma di cambiare il paradigma
dell’offerta sanitaria per i cittadini offrendo maggior efficienza in un contesto sanitario
sempre più esigente e con minori risorse.
La promessa dell'IA è strettamente legata alla disponibilità di dati rilevanti. Nella salute c'è
un'abbondanza di dati, tuttavia la qualità e l'accessibilità a tali dati risorse rimangono una
sfida importante in Italia.
Il modello proposto è quello di un Repository Sanitario Nazionale di governance e
proprietà pubblica, basato sul principio della solidarietà mutualistica del dato sanitario tra i
cittadini, secondo il quale ogni cittadino contribuisce con la donazione dei propri dati sanitari
al Sistema Sanitario Nazionale ricevendo in cambio servizi sanitari proporzionati al proprio
bisogno personale di salute, indipendentemente dal proprio contributo.
Se da un lato si nutrono importanti aspettative nell’implementazione di un Repository
Sanitario Nazionale come strumento per lo sviluppo dei sistemi di Intelligenza Artificiale
all’interno del Sistema Sanitario, dall’altro la raccolta e gestione del dato sanitario determina
una serie di incognite e di preoccupazioni che devono essere identificate e gestite.
Gli aspetti etici, legali e sociali dell’implementazione di un Repository Sanitario Nazionale
nonché le implicazioni regolatorie devono essere comprese, analizzate e condivise tra
esperti e cittadini. Se prevalgono timore e paura, nessuna tecnologia per quanto
potenzialmente efficace potrà mai portare beneficio alla società.
Fondazione Smith Kline ha promosso nel giugno del 2019 il progetto che ha coinvolto un
gruppo di esperti di medicina, di informatica, di bioetica, assieme a cittadini e pazienti, che
è stato impegnato alla realizzazione del documento di indirizzo dal titolo “Intelligenza
Artificiale, Sanità e Ricerca Biomedica in Italia: proposta di Repository Sanitario
Nazionale”.
“L’attuale scenario sanitario ci ricorda con ancora più forza e chiarezza quanto la pronta
disponibilità dei dati sanitari, affiancata da un’efficiente capacità di analisi e comprensione
degli stessi, comporti una significativa differenza nei tempi, nella qualità e nella sostenibilità
dei servizi sanitari a vantaggio del sistema Paese e della salute di ogni singolo cittadino.
Si provi per un attimo ad immaginare come il Paese avrebbe potuto reagire e gestire
l’emergenza sanitaria se avessimo avuto a disposizione strumenti capaci di diagnosticare la
malattia da virus Sars-Cov19 con accuratezza paragonabile al test su tampone attraverso
un semplicissimo e classico prelievo ematico oppure supportare personale medico non
specialista per la diagnosi radiologica anche nei momenti di grande sovraccarico di lavoro e
carenza di personale, o ancora monitorare da remoto i parametri di saturazione
emoglobinica e frequenza respiratoria tramite la normale videocamera presente sugli
smartphone dei pazienti in isolamento.
Gli esempi succitati non sono teorici ma già sviluppati in ambito accademico, alcuni proprio
dalla ricerca italiana.
Si rende dunque necessario ridurre la distanza tra lo sviluppo accademico e l’applicazione
pratica a beneficio dei pazienti.
Il documento di indirizzo “Intelligenza Artificiale, Sanità e Ricerca Biomedica in Italia:
proposta di Repository Sanitario Nazionale” nasce proprio con l’obiettivo di contribuire a
creare nel nostro Paese condizioni culturali e normative abilitanti all’utilizzo dei Big Data e
dell’Intelligenza Artificiale nei processi di ricerca e di assistenza nel settore della salute,
favorendone l’accettazione consapevole e l’inserimento nei processi di ricerca ed assistenza”
Dottor Alberto Malva, Coordinatore del Progetto “Intelligenza Artificiale, Sanità e Ricerca Biomedica”