È quanto emerso dal Convegno “Chinesiologo, Professionista del Ben…Essere”, promosso a Roma dall’Unione Nazionale Chinesiologi, appena conclusosi presso l’Auditorium della Cna (piazza Armellini 9/a). Tra i presenti: il prof. Felice Strollo (Società Italiana Diabetologia), il prof. Salvatore De Rosa (Società Italiana Cardiologia), il presidente Unione Nazionale Chinesiologi e presidente di Cna Professionisti Giorgio Berloffa, oltre ai vicepresidenti Unc Antonino Cosentino e Carlo Varalda.
“Se prescritto su misura, l’esercizio fisico funziona come una medicina per i pazienti. Ma affinché sia veramente efficace, deve essere svolto con regolarità e sotto la supervisione di diabetologo e chinesiologo, quest’ultimo il massimo esperto in quanto laureato in Scienze motorie” raccomanda il prof. Felice Strollo.
Il movimento migliora lo stato fisico e l’umore, contribuendo a prevenire anche le malattie cardiovascolari di cui sono vittime ogni anno quasi 18 milioni di italiani.
“L’infarto miocardico acuto – spiega il prof. De Rosa - di cui è vittima oltre il 10% della popolazione tra i 30 e i 70 anni, non lo si può prevedere ma ci si può preparare con un buon esercizio fisico. Meglio se guidati da un chinesiologo, un importante figura in grado di aiutare il paziente, dopo la fase post-intervento, ad eseguire esercizi di rieducazione cardiologica anche stando a casa da soli”. De Rosa, va oltre e afferma: “Anche se praticato in piccoli dosi, l’esercizio fisico produce comunque qualche effetto benefico, rispetto alla assoluta sedentarietà. La conferma viene da un recente studio pubblicato dalla rivista americana Jama Internal Medicine, secondo cui coloro che praticano attività fisica anche solo nel weekend stanno meglio rispetto ai pigri cronici”.
“Bene il movimento – conclude il prof. Giorgio Berloffa, presidente Unc che conta oltre 2000 iscritti – purché personalizzato, misurato su ogni singolo individuo, altrimenti può causare microtraumi, disabilità e, in alcuni casi, anche la morte.
Fonte: Ufficio Stampa UNC