40 ANNI DI HIV: LE CONQUISTE E LE SFIDE PER IL FUTURO IL REGIME A DUE FARMACI HA RIVOLUZIONATO IL PARADIGMA DI CURA IN ARRIVO FARMACI A LUNGA DURATA D'AZIONE, MOLECOLE PER CHI NON RISPONDE ALLE CURE E LA PROFILASSI PRE ESPOSIZIONE
Sono passati circa 40 anni da quando la comunità scientifica e la società si sono trovati a fronteggiare la comparsa di un nuovo virus, l’HIV. Anni in cui la ricerca ha concentrato i suoi sforzi per mettere a punto farmaci sempre più potenti, in grado quindi di impedire la replicazione virale, farmaci con una efficacia duratura nel tempo e non accompagnati dallo sviluppo di resistenze e farmaci che semplificassero lo schema terapeutico riducendo quindi il numero di farmaci da assumere ogni giorno, migliorando così prognosi e qualità di vita delle persone con HIV. Oggi questo traguardo è stato raggiunto grazie a straordinari progressi scientifici, e la continua evoluzione dei farmaci antiretrovirali ha permesso di passare dallo standard di cura a tre farmaci ad un regime a due soli farmaci, rivoluzionando di fatto il paradigma terapeutico. Il regime a due farmaci, dolutegravir più lamivudina, frutto della ricerca di VIiV Helathcare, in numerosi studi ha dimostrato il suo profilo di sicurezza ed efficacia e rappresenta oggi una opzione in numerosi setting, sia come prima linea in pazienti naive sia come switch per persone già in trattamento con altri regimi a tre farmaci. Questi risultati sono stati confermati da recenti dati presentati nel corso del congresso IAS 2021 e ne abbiamo parlato con la Prof.ssa Simona Di Giambenedetto, della UOC di Malattie Infettive della Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS. FRa le domande: un identikit di queste molecole, quali sono le caratteristiche che hanno reso oggi possibile il regime a due soli farmaci per le persone in terapia antiretrovirale Molte evidenze in termini di sicurezza ed efficacia da numerosi studi che hanno arruolato pazienti con caratteristiche molto diverse fra loro, quali dati Aver reso l’HIV una condizione di fatto cronica, con aspettativa di vita sovrapponibile a quella delle persone non sieropositive significa anche considerare la gestione di una terapia protratta nel tempo, che valore ha un regime semplificato a due farmaci per una gestione a lungo termine in cui con gli anni si aggiungono anche varie comorbidità? Come incide il regime semplificato sull'aderenza terapeutica? Che riscontro avete nella pratica clinica? I traguardi raggiunti dalla ricerca scientifica sono entusiasmanti ma restano ancora sfide e traguardi da raggiungere perchè i bisogni delle persone con HIV sono ancora molti. Fra i futuri obiettivi rendere disponibili farmaci a lunga durata d’azione per una migliore qualità di vita, far raggiungere la soppressione virologica anche a tutte le persone che non rispondono ai vari trattamenti, e naturalmente avere armi a disposizione anche nella profilassi pre esposizione, tutti traguardi che oggi sono concretamente più vicini come dimostrano ulteriori dati presentati da ViiV Healthcare al congresso IAS. Quale futuro ci aspetta? Una fotografia contemporanea dell’HIV, in un anno in cui un altro virus ha preso prepotentemente il sopravvento quale è la situazione, sia in termini di diagnosi che di cura?