A che età effettuare la prima visita oculistiche nei bambini? Quali campanelli d'allarme che un bambino ha problemi di vista? Che cosa p la riabilitazione visiva pediatrica? Nella giornata mondiale della vista ricordiamoci che la prevenzione inizia fin dalla nascita
GIORNATA MONDIALE DELLA VISTA: LE VISITE CONSIGLIATE NEI PRIMI ANNI DI VITA
A 1 anno la valutazione da parte del pediatra. A 3 anni la prima visita dall’oculista. Le raccomandazioni degli esperti del Bambino Gesù per la Giornata di domani, 9 ottobre, dedicata alla prevenzione. L’Ospedale aprirà nella sede di Palidoro, dal 29 ottobre, un nuovo ambulatorio di oncologia oculare
La diagnosi precoce di una malattia oculare migliora la prognosi e rende più efficace la riabilitazione visiva. Per questo è importante programmare le visite nei bambini a partire dal primo anno di vita, in modo da prevenire o intercettare per tempo eventuali anomalie o alterazioni della vista.
Lo ribadiscono i medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che si celebra domani, giovedì 9 ottobre, promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB Italia onlus) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Su 285 milioni di disabili visivi, nel mondo vivono ben 18,9 milioni di bambini con un handicap visivo grave, di cui 17,5 milioni sono ipovedenti e 1,4 milioni sono ciechi, mentre in Italia ci sono 362 mila non vedenti e oltre 1 milione di ipovedenti tra piccoli e adulti.
Nella sede di Santa Marinella dell’Ospedale Bambino Gesù è attivo dal 2012 un servizio di riabilitazione visiva in età pediatrica, mentre a Palidoro dal prossimo 29 ottobre aprirà un ambulatorio coordinato di oncologia oculare.
Il calendario delle visite oculistiche in età pediatrica
Quando va effettuata la prima visita oculistica? È ormai consuetudine in tutti i Centri di Ostetricia e Ginecologia far visitare i bambini appena nati dal neonatologo, che si occuperà di prescrivere una visita oculistica in caso di riscontro di qualsiasi anomalia. Sarà poi il pediatra, abitualmente, ad effettuare lo screening per le malattie oculari congenite e della prima infanzia. La valutazione oculistica può essere sostenuta al compimento del primo anno di vita del bambino. Successivamente, sempre in assenza di problemi particolari, il consiglio è di programmare le visite a 3 anni e poi a cadenza biennale. Il pediatra valuterà la necessità di una visita da parte dell’oculista prima dei 3 anni in presenza di sintomi rilevati o descritti dai genitori e in particolare se presente familiarità per alcune patologie dell’occhio (ad esempio: cheratocono, retinite pigmentosa).
«L'importanza dello screening effettuato dai pediatri e della visita specialistica – spiega Luca Buzzonetti, responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica al Bambino Gesù - è motivata in particolare dalla ricerca di eventuali alterazioni della trasparenza dei mezzi diottrici (cornea e cristallino), da anomalie anatomiche o patologie retiniche. La diagnosi precoce infatti favorirà il percorso di riabilitazione visiva del bambino».
Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma
A 1 anno la valutazione da parte del pediatra. A 3 anni la prima visita dall’oculista. Le raccomandazioni degli esperti del Bambino Gesù per la Giornata di domani, 9 ottobre, dedicata alla prevenzione. L’Ospedale aprirà nella sede di Palidoro, dal 29 ottobre, un nuovo ambulatorio di oncologia oculare
La diagnosi precoce di una malattia oculare migliora la prognosi e rende più efficace la riabilitazione visiva. Per questo è importante programmare le visite nei bambini a partire dal primo anno di vita, in modo da prevenire o intercettare per tempo eventuali anomalie o alterazioni della vista.
Lo ribadiscono i medici dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù in occasione della Giornata Mondiale della Vista, che si celebra domani, giovedì 9 ottobre, promossa dall’Agenzia internazionale per la prevenzione della cecità (IAPB Italia onlus) e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms).
Su 285 milioni di disabili visivi, nel mondo vivono ben 18,9 milioni di bambini con un handicap visivo grave, di cui 17,5 milioni sono ipovedenti e 1,4 milioni sono ciechi, mentre in Italia ci sono 362 mila non vedenti e oltre 1 milione di ipovedenti tra piccoli e adulti.
Nella sede di Santa Marinella dell’Ospedale Bambino Gesù è attivo dal 2012 un servizio di riabilitazione visiva in età pediatrica, mentre a Palidoro dal prossimo 29 ottobre aprirà un ambulatorio coordinato di oncologia oculare.
Il calendario delle visite oculistiche in età pediatrica
Quando va effettuata la prima visita oculistica? È ormai consuetudine in tutti i Centri di Ostetricia e Ginecologia far visitare i bambini appena nati dal neonatologo, che si occuperà di prescrivere una visita oculistica in caso di riscontro di qualsiasi anomalia. Sarà poi il pediatra, abitualmente, ad effettuare lo screening per le malattie oculari congenite e della prima infanzia. La valutazione oculistica può essere sostenuta al compimento del primo anno di vita del bambino. Successivamente, sempre in assenza di problemi particolari, il consiglio è di programmare le visite a 3 anni e poi a cadenza biennale. Il pediatra valuterà la necessità di una visita da parte dell’oculista prima dei 3 anni in presenza di sintomi rilevati o descritti dai genitori e in particolare se presente familiarità per alcune patologie dell’occhio (ad esempio: cheratocono, retinite pigmentosa).
«L'importanza dello screening effettuato dai pediatri e della visita specialistica – spiega Luca Buzzonetti, responsabile dell’Unità Operativa di Oculistica al Bambino Gesù - è motivata in particolare dalla ricerca di eventuali alterazioni della trasparenza dei mezzi diottrici (cornea e cristallino), da anomalie anatomiche o patologie retiniche. La diagnosi precoce infatti favorirà il percorso di riabilitazione visiva del bambino».
Fonte: Ufficio Stampa Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma