Medicina e Informazione Web Tv
La salute è il primo dovere della vita.

Oscar Wilde
  • Home
  • Cardiologia
  • Oncologia
  • Ematologia
  • Pediatria
  • Geriatria
  • Odontoiatria
  • Oculistica
  • Ginecologia
  • Urologia e Andrologia
  • Nefrologia
  • Neuroscienze
  • Dermatologia
  • Allergologia
  • Immunologia
  • Malattie Infettive
  • Gastroenterologia
  • Otorinolaringoiatria
  • Medicina Interna
  • Endocrinologia
  • Chirurgia
  • Ortopedia-Riabilitazione
  • Psichiatria
  • Neuropsichiatria Infantile
  • Genetica
  • Reumatologia
  • Pneumologia
  • Alimentazione
  • Terapia del Dolore
  • Malattie Rare
  • Diagnostica
  • Diabetologia
  • Epatologia
  • Angiologia
  • Medicina dello Sport
  • Medicina d'Urgenza
  • Vero o Falso
  • La Ricerca Scientifica
  • Centri di Eccellenza
  • I Grandi Medici Italiani
  • Progetti Speciali
  • Prevenzione
  • News
  • Medicina e Libri
  • Sanità e Società
  • Medicina Estetica
  • Gli Specialisti
  • Tecnologia per la Medicina
  • I Farmaci
  • Arte Terapia
  • Benessere
  • LA7

Alcuni Videogiochi possono aiutare gli anziani con depressione legata al declino cognitivo  quando la risposta ai farmaci è insufficiente  
  Allo studio programmi e giochi dedicati agli over 65


Mentre l'utilizzo continuato di videogiochi da parte dei ragazzi può portare a dipendenza ed isolamento sociale, il gioco per gli over 65 soprattutto se affetti da quelle forme di depressione legate al declino cognitivo che non rispondono bene ai farmaci, può essere di aiuto nel recuperare la capacità di attenzione e nel migliorare le memoria. Sono soprattutto i cosiddetti "mind games" ad aiutare maggiormente gli anziani, quei giochi che tendono ad attivare le capacità cognitive rimaste. Lo studio  del Weill Cornell Medical College di New York ha preso in esame anziani compresi fra i 68 e gli 80 anni affetti da depressione resistente ai farmaci -  depressione legata a quelle che vengono chiamate "funzioni esecutive" quindi dalla concentrazione all'esecuzione di gesti complessi alla memoria e che rappresenta circa il 40% delle depressioni senili - e sono stati sottoposti a un ciclo di "gioco-terapia" per 30 ore suddivise nell'arco di un mese e tutti i soggetti hanno avuto miglioramenti paragonabili a quelli di un ciclo di tre mesi di antidepressivi di ultima generazione. Naturalmente lo studio apre la strada a  tutta una serie di videogiochi dedicati a problemi di natura psicologica e psichica in grado di essere di supporto-  o alternativa -  ai farmaci tradizionali.
Foto
Foto
Foto
Foto
Medicina e Informazione​
 e mail: redazione@medicinaeinformazione.it                

Newsletter ​con gli Aggiornamenti