Allarme Scabbia per i flussi migratori Cosa è la scabbia, come si trasmette, come si cura - Perchè non ci sono rischi nelle nostre città Prof. Rodolfo Capizzi, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Nelle ultime settimane si è parlato molto di allarme scabbia legato agli ultimi flussi migratori che hanno portato in Italia molti giovani che l'avevano contratta nel lungo viaggio in mare a causa delle scarse condizioni igieniche a cui erano costretti e allo stretto contatto fisico prolungato. Ma c'è davvero un rischio scabbia salendo sull'autobus o stringendo la mano? Lo abbiamo chiesto al Prof. Rodolfo Capizzi, Specialista in Dermatologia al Policlinico Agostino Gemelli di Roma che insieme ad altri colleghi, si è occupato come volontario dell'assistenza e della cura dei migranti arrivati recentemente a Roma che ci ha spiegato che la scabbia è una malattia dermatologica dovuta ad un acaro, il Sarcoptes Scabiae che ha scelto come sede d'elezione per depositare le sue uova lo strato più superficiale del derma e che scava dei piccoli tunnel in cui poi si sviluppano le larve. La modalità di contagio è dovuta d un prolungato contatto della pelle, oppure al mancato cambio di vestiti che andrebbero lavati dopo averli tolti finchè la malattia non è debellata. Molto spesso viene contratta anche in vacanza, per aver dormito su materassi in alberghi o case in affitto in cui non sia stata fatta una accurata pulizia, ma nelle nostre città è estremamente difficile che possa avvenire il contagio. La cura poi è molto semplice, una pomata da applicare per pochi giorni e ripetere a distanza di 15 giorni per sicurezza, così come è stato fatto per i tanti ragazzi che, come ci ha raccontato il Professore, sono arrivati in condizioni davvero gravi m che dopo il trattamento messo a disposizione dalla Farmacia del Policlinico Gemelli che ha fornito più di 20 litri di farmaco,sono guariti completamente.
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