Allarme Virus Ebola
Come è mutato il virus - Quale la modalità di contagio
Che misure di ordine sanitario si possono attuare per contenere le complicanze
come sindromi emorragiche ed insufficienza epatica
Che rischi per l'Europa?
Prof. Carlo Federico Perno, Policlinico Tor Vergata, Roma
Periodicamente si torna a parlare di virus ebola e di focolai di infezione, soprattutto nell'Africa occidentale, ma negli ultimi giorni il contagio si sta diffondendo e la mancanza di un vaccino o di un farmaco in grado di arrestare la progressione del virus fa temere che l'epidemia possa espandersi, anche se fino ad ora non ha mai varcato i confini e non è mai arrivata in Occidente. Parliamo del Virus Ebola con il Prof. Carlo Federico Perno, Responsabile del Laboratorio di Virologia Molecolare del Policlinico Tor Vergata e Professore Ordinario di Virologia all'Università Tor Vergata di Roma che ci spiega come agisce il virus quando attacca l'organismo, ci parla del brevissimo periodo di incubazione e di come il virus abbia la capacità di uccidere il proprio ospite, in questo caso il paziente colpito, anche in 48 ora, con un tasso di mortalità del 90%. Questo fino ad ora perchè quello che si sta diffondendo in questi giorni è un ceppo meno virulento, la cui mortalità si assesta intorno al 50% ma che proprio per questo riesce ad essere più trasmissibile, creando così i presupposti per infettare un numero maggiore di persone in zone più ampie di territorio. Il Professor Perno ci parla poi di quali sono le modalità di contagio, di come si può fare prevenzione con particolari norme igieniche e soprattutto di come sia importante in questo periodo evitare di recarsi nelle zone a più alto rischio. E anche se finora il contagio non ha mai raggiunto l'Europa o gli Stati Uniti il professore ci spiega che le strutture sanitarie sono comunque preparate a far fronte alla gestione di eventuali pazienti con infezione da Virus Ebola con il contenimento dei sintomi come sindromi emorragiche ed insufficienza epatica che sono le complicanze più gravi. Perchè se è vero che il virus è in grado di uccidere in pochi giorni è però anche vero che se si riesce a controllare le complicanze nel giro di pochi giorni esce dall'organismo. Per quanto riguarda la messa a punto di un vaccino o di farmaci in grado di controllare il virus purtroppo finora si è studiato troppo poco il meccanismo d'azione per poter essere arrivati ad una molecola definitiva, ma è fondamentale a questo punto che i paesi occidentali dove non mancano le risorse per studiare i virus e mettere a punto farmaci o vaccini dedichino maggiori sforzi alla messa a punto di una strategie terapeutica. E' comunque finora scongiurata ogni ipotesi di epidemia in Europa o nei paesi occidentali e quindi a meno di non doversi recare nelle zone dell'Africa Occidentale colpite in questi ultimi mesi (da marzo ad oggi circa 750 persone sono state contagiate) si può stare sufficientemente tranquilli.
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