Arriva"Uni", un software in grado di "tradurre" il linguaggio dei segni in parole su uno schermo e di interpretare le parole facendole diventare segni sul monitor per migliorare le comunicazioni fra sordomuti e non
Il linguaggio dei segni permette ai non udenti di comunicare con ricchezza espressiva pari a quella del linguaggio vocale, ma purtroppo sono pochi a conoscerlo e così la comunicazione è spesso lacunosa fra chi è sordo o sordomuto e chi non lo è. Ma questa barriera sta per essere definitivamente abbattuta con l'introduzione di "Uni", un programma che utilizzando dei sensori e una telecamera è in grado di "leggere e tradurre" sia i segni che le parole. Vedendo e registrando grazie alla telecamera il linguaggio de segni fino a trenta centimetri un software è in grado di tradurre quei gesti in parole e trascriverli su un qualunque monitor (tablet, smartphone...) permettendo così di avere una immediato riscontro a quanto espresso con le mani e per il processo inverso Uni sarà in grado di registrare le parole e con un sistema di riconoscimento vocale e trascriverle poi come testo su uno schermo. Il software rivoluzionario è stato messo a punto negli Stati Uniti e dovrebbe entrare in commercio nel 2015, compatibile sia con il sistema Android che Apple.