Bambini Prematuri Favorire la stimolazione tattile, visiva e auditiva appena il bambino esce dalla terapia intensiva neonatale Valutazione neuromotoria e neurocognitiva nel tempo (ritardo della stazione eretta, ritardo nel gattonare...) Piani riabilitativi personalizzati e inserimento scolastico Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
La nascita di un bambino prematuro, quindi con un peso inferiore a 1000 grammi e con meno di 32 settimane è un evento che sempre più può essere fronteggiato grazie all'evoluzione delle terapie che negli ultimi anni hanno consentito di ridurre grandemente la mortalità a fronte però di alcune problematiche di ordine neurologico che devono essere intercettate il più precocemente per avviare un piano riabilitativo personalizzato e per evitare esiti di tipo neuromotorio o neurocognitivo. E per sapere quale sia il percorso più corretto per ogni bambino nato pretermine abbiamo incontrato il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria al Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha parlato del momento critico in cui un bambino prematuro deve essere ricoverato in terapia intensiva neonatale che significa anche allontanamento dalla mamma e da tutti quegli stimoli ambientali (tattili, uditivi, visivi) che giocano un ruolo importante nello sviluppo emotivo e cognitivo. Ecco perchè è fondamentale appena le condizioni cliniche lo consentono implementare la stimolazione ambientale insegnando ai genitori come intervenire dopo un esame neurologico ripetuto nel tempo che vada a valutare un eventuale ritardo nello sviluppo neuro psico motorio o problematiche neurosensoriali (vista, udito) per avviare in piano riabilitativo personale che coinvolga i genitori. Alcuni segni tipici che in famiglia possono essere intercettati sono ad esempio un ritardo nel riuscire a tenere una posizione eretta, o l'incapacità di gattonare o delle posture asimmetriche che possono essere corrette... I 2/3 dei bambini prematuri riescono a colmare il divario fra i 2 e i 6 anni di età, altri invece possono andare incontro ad un disturbo di apprendimento o disturbo da deficit di attenzione, ed è per questo che è fondamentale un intervento precoce e continuo di stimolazione ambientale per resettare le reti neuronali che forniscono al bambino la capacità di dare risposte agli stimoli e sviluppare ad esempio un adeguato linguaggio. E una volta che il bambino abbia compiuto tutti i passaggi fisiologici di recupero è altrettanto importante che i genitori lo lascino fare esperienza, socializzare e vivere una quotidianità serena perchè essere iperprotettivi non consente ai bambini di sperimentare la vita come è giusto che sia.
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