Biopsie Liquide: che cosa sono e come cambiano la diagnosi in oncologia La possibilità di studiare il DNA del tumore con un prelievo di sangue (invece che con una biopsia sul tessuto) per la messa a punto di terapie personalizzate Prof. Giuseppe Curigliano, IEO Istituto Europeo di Oncologia, Milano
Si parla sempre più spesso di biopsie liquide per identificare le caratteristiche molecolari di un tumore e per mettere a punto un programma terapeutico basato su farmaci efficaci proprio contro la mutazione genetica responsabile del tumore, ma cosa sono esattamente le biopsie liquide e come stanno cambiando e sempre più cambieranno il paradigma di diagnosi e terapia dei tumori? Lo abbiamo chiesto al Prof. Giuseppe Curigliano, Direttore della Divisione Sviluppo Nuovi Farmaci per Terapie Innovative dell’Istituto Europeo di Oncologia di Milanoche ci ha spiegato come oggi sia possibile effettuare isolare nel sangue periferico del paziente campioni del DNA proveniente dal tumore senza quindi dover effettuare una biopsia sul tumore stesso. Lo sviluppo futuro sarà quello di poter individuare un tumore anche in persone che ancora non lo abbiano manifestato a livello clinico e per effettuare un follow up molto accurato per individuare molto precocemente una recidiva, ma già oggi attraverso la biopsia liquida permette di identificare una singola mutazione e somministrare al paziente il farmaco a bersaglio molecolare in grado di colpire selettivamente proprio quella mutazione. Una rivoluzione quindi che viene definita oncologia di precisione e di cui le biopsie liquide rappresentano una parte importante che ha ancora molto da offrire alla ricerca e alla clinica.
Cliccare su 1080p per vedere il Video in Full HD Cliccare sul rettangolo in basso a destra per lo Schermo Intero