BPCO, la rivoluzione terapeutica: tre molecole, un unico inalatore Triplice terapia in un unico device e in monosomministrazione giornaliera per ridurre le riacutizzazioni e migliorare l'aderenza
La BPCO broncopneumopatia cronico ostruttiva, pur essendo la terza causa di morte a livello mondiale è ancora poco conosciuta e sotto diagnosticata, mentre è essenziale che le terapie siano tempestive, appropriate e seguite con costanza nel tempo per evitare di andare incontro alle riacutizzazioni di malattia, che comportano un peggioramento della funzionalità respiratoria. I farmaci cardine per la cura della BPCO sono da sempre corticosteroidi e broncodilatatori ma quella che è la grande novità di oggi è la disponibilità anche in Italia di una triplice terapia, due broncodilatatori e un corticosteroide in un unico device, un inalatore a monosomministrazione giornaliera, in grado come dimostrato dallo studio IMPACT di ridurre le riacutizzazioni e le ospedalizzazioni e di migliorare la funzionalità respiratoria, oltre naturalmente ad aumentare l’aderenza terapeutica e a migliorare la qualità di vita. Nel corso della conferenza di presentazione della nuova formulazione e somministrazione della terapia per la BPCO abbiamo intervistato: Francesco Blasi professore Ordinario Malattie Respiratorie, Università degli Studi di Milano Alberto Papi Professore Ordinario di Malattie dell’Apparato Respiratorio, Università degli Studi di Ferrara Andrea Rizzi Direttore medico area respiratoria GSK Italia
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