CAR-T: DESTINAZIONE FUTURO LA RIVOLUZIONE TERAPEUTICA PER I TUMORI DEL SANGUE
Quando una scoperta scientifica arriva a vincere il Premio Nobel per la medicina vuol dire che è destinata a rivoluzionare la storia naturale di una malattia. E il premio Nobel del 2018 ad Allison e Honjo per l’immunoterapia nella lotta al cancro è sicuramente una di quelle scoperte che sta rivoluzionando la cura dei tumori solidi e di quelli del sangue. L’ultima frontiera di questa nuova arma che riattiva e potenzia il sistema immunitario silenziato dal tumore per metterlo in condizione di combattere le cellule neoplastiche è la terapia con le cosiddette Cellule Car-T, cellule ingegnerizzate che ad oggi sono approvate solo per alcuni tumori ematologici ma che a breve saranno sempre più un potente alleato soprattutto per pazienti che non rispondono alle terapie tradizionali o vanni incontro a ricadute. Una terapia innovativa e rivoluzionaria quindi, e nel nostro speciale capiremo meglio per quali pazienti sono indicate e il loro meccanismo d’azione, iniziando dalla voce del Prof. Andrea Grignolio la storia della prima paziente trattata con le Car-T, una bambina statunitense di nome Emily. Avremo poi i contributi di Sergio Amadori, presidente Nazionale AIL Elena Zamagni, Ematologa Sant'Orsola Malpighi Bologna
E per far conoscere meglio questa nuova terapia così promettente parte in questi giorni la Campagna “Car-T: destinazione futuro” promossa da AIL, un vero e proprio viaggio nel futuro della lotta ai tumori.