CELLULE CAR T PER LE NEOPLASIE EMATOLOGICHE E I TUMORI SOLIDI I RISULTATI RAGGIUNTI, LE SFIDE FUTURE
Negli ultimi anni la più grande innovazione per la lotta al cancro è rappresentata dalle terapie con le cosiddette CAR T, cellule del sistema immunitario, linfociti T, prelevate dal paziente stesso, modificate in laboratorio con tecniche di ingegnerizzazione e poi re infuse nel paziente per aiutare il suo sistema immunitario a riconoscere e combattere le cellule neoplastiche. Le forme in cui ad oggi si sono ottenuti i migliori risultati sono la leucemia linfoblastica acuta a cellule B e il linfoma non Hodgkin, in pazienti che avevano esaurito ogni altra opzione terapeutica e che hanno portato a remissione completa e duratura nel tempo di malattia. La speranza ovviamente è adesso quella di poter utilizzare questa tecnica anche per altre forme di neoplasie ematologiche.e di far sì che vengano superate le difficoltà di produzione e di distribuzione delle cellule geneticamente modificate su tutto il territorio nazionale, tenendo conto che si tratta di processi estremamente complessi e che solo pochi centri possono oggi gestire l'intero processo e la gestione dei pazienti. Proprio per superare questi ostacoli e rendere sempre più accessibili le CarT a tutti i pazienti che ne possono beneficiare (perchè ricordiamo che le CarT ad oggi non sono trattamenti di prima linea indicati per tutti i pazienti con tumori ematologici e che sono comunque selezionati in base alla storia clinica, alle linee di terapie già effettuate...) Alleanza contro il Cancro ha proposto la creazione di un network nazionale aperto ai centri di ricerca, alle aziende farmaceutiche e industriali per creare una virtuosa collaborazione arricchendo così ulteriormente il panorama delle potenziali opportunità legate allo sviluppo su base nazionale della terapia con cellule CarT. Abbiamo parlato di questa rivoluzione terapeutica, dei successi e delle linee di ricerca per altre neoplasie (anche solide) con il Prof. Ruggero De Maria, Presidente di Alleanza contro il Cancro e Professore Ordinario di Patologia Generale Fondazione Policlinico A. Gemelli IRCCS Università Cattolica di Roma.