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C'è una ossidazione eccessiva  nel meccanismo che scatena l'emicrania con aura


Un eccesso di ossidazione alla base dell’emicrania? Lo suggerisce uno studio italiano condotto dai ricercatori dell’Istituto Scientifico San Raffaele Pisana di Roma su 750 individui.

Lo studio pubblicato l’8 ottobre 2014 sulla statunitense Antioxidants & Redox Signaling, massima rivista mondiale sui rapporti tra ossidazione e salute, ha dimostrato che nei soggetti emicranici con aura (cioè in quei pazienti in cui il mal di testa è preceduto da scintilli visivi, formicolii ecc.) è presente una variante “difettosa” del gene SOD2, un enzima mitocondriale che fisiologicamente “spegne” i fenomeni ossidativi della corteccia cerebrale.

«Ciò è particolarmente vero», afferma il Prof. Piero Barbanti, primario neurologo dell’IRCCS San Raffaele Pisana e tra gli autori dell’articolo, «in quegli emicranici in cui l’attacco comporta anche lacrimazione dell’occhio e congestione della narice».

Lo studio apre la possibilità di intervenire con agenti antiossidanti nella prevenzione del mal di testa e delle sue complicanze più temibili quali l’evoluzione in cronicità e, come spiega il Prof. Raffaele Palmirotta, genetista presso la Biobanca InterIstituzionale Multidisciplinare del San Raffaele «è stato reso possibile dalla presenza di una Biobanca, diretta dalla Prof.ssa Fiorella Guadagni, dedicata alle cefalee (BioBIM) finora unica al mondo nel suo genere».

Fonte: Ufficio Stampa San Raffaele La Pisana, Roma

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