Cyberbullismo La difficoltà degli adolescenti a gestire le emozioni - Il rischio di confondere la vita reale con quella virtuale - Quali segni per capire che un ragazzo è vittima di bullismo e come aiutarlo - Quale disagio nasconde chi fa il bullo Prof. Federico Tonioni, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Sempre più spesso la cronaca riporta episodi tragici in cui alcuni ragazzi non riescono a sopportare gli insulti, le offese o le prese in giro di coetanei sui social network e si tolgono la vita senza neanche riuscire ad esprimere il loro dolore con i genitori o gli amici, ma anche senza arrivare a dei casi limite il fenomeno del cyberbullismo sta assumendo proporzioni davvero inquietanti con episodi di stalking, di diffamazione, di persecuzione e se il bullismo nei confronti dei ragazzi più fragili è sempre esistito la versione on line ha una valenza diversa perchè manca il confronto diretto fra vittima e persecutore, quel guardarsi negli occhi in cui le emozioni si possono esprimere ed elaborare. Parliamo di tutto questo con il Prof. Federico Tonioni, Responsabile del Centro per il Cyberbullismo del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci spiega come l'incapacità di esprimere verbalmente le proprie emozioni sia proprio alla base delle difficoltà di alcuni giovani che fin da piccoli imparano a filtrare la realtà attraverso telefonini e tablet ma non imparano a gestire i propri sentimenti nel mondo reale. Crescere guardando il mondo - e gli altri, i genitori, gli amici - attraverso lo schermo di un telefonino impedisce quel contatto visivo, ed emotivo, che è necessario per imparare a gestire emozioni e sentimenti. Le vittime e i bulli sono entrambi intrappolati in ruoli dolenti e difficili da confessare, la vittima perchè incapace di esprimere la vergogna e la paura, il bullo perchè incapace di canalizzare la rabbia e la solitudine in sentimenti di empatia. Spesso noi adulti siamo in difficoltà nel capire il mondo dei nativi digitali che crescono comunicando attraverso uno schermo e non imparando che le conseguenze di un messaggio anonimo su un social network diventeranno reazioni reali per chi viene colpito. Il ruolo dei genitori è molto delicato perchè si deve sempre cercare di interagire con i propri figli senza però diventare troppo invadenti, pena l'allontanarli ulteriormente. Il professore ci parla poi di quali segni si possono cogliere del fatto che un ragazzo è vittima di cyberbullismo - vittima incapace di manifestare apertamente il problema perchè in quel caso il disagio è già meno radicato e più facilmente gestibile - e di come aiutarli a trovare gli strumenti emotivi per difendersi e ci spiega anche quale disagio nasconde un bullo e come si può aiutarlo a veicolare la sua rabbia in un sano senso di colpa.
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