Chirurgia delle Valvole Cardiache
Stenosi o Prolasso della Aortica o della Mitralica - Quali i sintomi principali - Sostituzione della Aortica con Valvole Meccaniche o Biologiche e Riparazione della Mitralica con Tecniche Mininvasive
Tavi e Suturless le tecniche per chi non può affrontare un Intervento complesso
Prof. Luigi Chiariello, Policlinico Tor Vergata, Roma
Le valvole cardiache - mitralica, aortica, tricuspide e polmonare - hanno la fondamentale funzione di far affluire e defluire correttamente il sangue dal cuore, ma con l'andar del tempo possono venir danneggiate e quindi non funzionare più bene. I principali problemi che si riscontrano frequentemente sono una stenosi, quindi un restringimento del calibro - spesso anche con placche calcifiche - oppure un prolasso, cioè una chiusura insufficiente che fa refluire una parte di sangue nel cuore. Le valvole che più frequentemente si ammalano sono la aortica - che tende ad avere stenosi - e la mitralica - più spesso soggetta ad un prolasso. Cosa fare a quel punto? Come valutare i sintomi, l'età e la condizione generale di un paziente prima di decidere il tipo di intervento? E quali sono le tecniche più all'avanguardia che consentono una chirurgia mininvasiva con minor rischi e maggior benefici? L'abbiamo chiesto al Prof. Luigi Chiariello, Direttore dell'Unità di Cardiochirurgia del Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato come si interviene oggi in caso di stenosi aortica con un intervento di Sostituzione con Valvole Meccaniche o Biologiche - e il Professore ci spiega i limiti e i vantaggi delle due tecniche (la valvola meccanica dura per sempre m prevede l'assunzione a vita di farmaci anticoagulanti con periodici controlli mentre le valvole biologiche hanno una durata minore nel tempo, anche se quelle che si usano negli ultimi anni hanno durate sempre maggiori e quindi si spera in futuro di poter utilizzare protesi biologiche con una durata pari a quelle meccaniche - Nel caso invece di Prolasso Mitralico si interviene quasi sempre con una Riparazione Valvolare che prevede l'introduzione tramite toracotomia di un anello che vada a sostenere la valvola prolassata e la renda in grado di chiudere nuovamente. E nell'ottica di Tecniche Mininvasive esistono oggi due tecniche che permettono di operare anche pazienti che non potrebbero sopportare una chirurgia open e cioè la Tavi che prevede l'introduzione mediante stent di una nuova valvola senza rimuovere la precedente e una Tecnica Suturless, quindi senza suture che permette di effettuare un intervento di sostituzione di valvola con un intervento della durata inferiore a quello tradizionale. Il Professor Chiariello ci parla poi di quali sintomi ci devono portare a fare degli accertamenti - principalmente affanno, dolore al petto e quindi angina, o svenimenti - e di quali accertamenti diagnostici permettono di avere un quadro estremamente dettagliato della patologia che aiuterà il medico a decidere se intervenire o monitorare nel tempo il paziente.
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