Endometriosi ed Endometriosi Profonda
L'importanza di conoscere la malattia nelle sue
manifestazioni cliniche e nel disagio sociale che provoca
La Sindrome Mestruale Severa (SMS) con dolori ogni mese il
primo campanello d'allarme fin da
adolescenti
La Sonovaginografia è la nuova ecografia dedicata per diagnosi sofisticate
Chirurgia Laparoscopica 3D per interventi d'avanguardia
L'Alcolizzazione delle Cisti Ovariche per preservare la
fertilità
Prof. Fiorenzo De Cicco Nardone, Policlinico Agostino Gemelli,
Roma
Sono circa 150 milioni le donne che in tutto il mondo
soffrono di endometriosi - patologia in cui il tessuto endometriale che solitamente riveste la parete interna dell'utero, si sviluppa in altre sedi, che possono essere limitrofe come le ovaie, ma anche lontane come i polmoni - Le forme possono essere più o meno severe, e il tempo che intercorre
fra quelli che potrebbero essere interpretati come primi segnali d’allarme e
che invece purtroppo vengono sottovalutati e una diagnosi sono circa sette anni,
anni in cui la malattia può essere evoluta in quella che viene definita
endometriosi profonda con coinvolgimento di organi come il retto, l'utero, l'ovaio, l'uretere, in pratica tutta la pelvi. Ecco perché intercettare la patologia al suo esordio può cambiare il
percorso diagnostico-terapeutico in modo radicale, con approcci terapeutici o
chirurgici che garantiscano la possibilità di una futura gravidanza, spesso
problematica quando la malattia è in stato avanzato. Ed ecco perché la
conoscenza della sua manifestazione è fondamentale. Abbiamo intervistato a
questo proposito il Prof. Fiorenzo De Cicco, Professore Aggregato all’Università
Cattolica di Roma alla Clinica Ostetrica e Ginecologica e Direttore del Centro
Endometriosi del Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato come il
primo segno di possibile endometriosi sia un dolore mestruale severo fin dall’adolescenza - il cosiddetto SMS Sindrome Mestruale Severa - un dolore spesso invalidante che rende impossibile anche la vita sociale delle
ragazze. A questo con il passare del tempo si possono associare disturbi nell’urinare
o nel defecare, difficoltà e dolore nei rapporti sessuali (spesso confusi con
disturbi di tipo psicologico) e altri sintomi. La diagnosi corretta di
endometriosi passa attraverso una indagine ecografica dedicata e oggi si ha a
disposizione la Sonovaginografia, una ecografia dedicata che permette di leggere con estrema
precisione l’estensione della malattia nei tessuti, consentendo così di
decidere il percorso più corretto fra trattamento farmacologico o chirurgico. E
nel caso della chirurgia l’evoluzione della tecnica laparoscopica con il 3D
permette una pulizia sofisticata del
tessuto malato con la possibilità di non ledere il plesso nervoso e limitando il numero delle recidive o della persistenza di malattia. Una della manifestazioni più
comuni dell’endometriosi è sicuramente quella della cisti ovarica la cui
asportazione però è spesso gravata dalla distruzione di un consistente numero
di follicoli, andando quindi ad incidere su una futura fertilità della paziente,
soprattutto perché in caso di cisti molto voluminose il tessuto infiltrato va
anche oltre l‘ovaia e quindi l’intervento deve essere più radicale. Ma anche in
questo campo la tecnologia viene oggi in aiuto delle donne e il professore ci
spiega in cosa consiste il nuovo intervento di alcolizzazione delle cisti
ovariche che consente di preservare i follicoli asportando solo il tessuto malato. Con il Professore parliamo anche dell’importanza di affidarsi ad
un centro di riferimento (purtroppo solo una ventina in tutto il mondo) dove si
possano eseguire le indagini più sofisticate e si possa accedere alla chirurgia
più specifica perché se è vero che l’endometriosi è una patologia grave spesso
invalidante e che comporta talvolta una chirurgia demolitiva, è vero anche che
un percorso corretto e multidisciplinare consente ad ogni paziente di avere un
approccio personalizzato che possa tenere sotto controllo l’evoluzione della
malattia ed evitare quel disagio sociale e quelle limitazioni funzionali che
una cattiva gestione del problema - o
una chirurgia non adeguata - possono
comportare. E in conclusione il Professore ci speiga anche quali prospettive future da un trial clinico mondiale cui il Policlinico Gemelli partecipa per testare una nuova molecola sui sintomi di dolore pelvico, sindrome mestruale severo o difficoltà d avere rapporti sessuali, farmaco che potrà migliorare ulteriormente la qualità di vita delle donne colpite da endometriosi.
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