Alzheimer e progetto "Chat Yourself" La memoria virtuale aiuta i malati nella prima fase di malattia Intercettare la patologia prima che si manifestino sintomi e utilizzare la tecnologia per l'assistenza su Facebook
La malattia di Alzheimer sottrae i ricordi, riduce progressivamente l’autonomia e i rapporti sociali, colpendo in modo feroce la persona che ne è affetta così come tutto il nucleo familiare. Ma il declino cognitivo non inizia nel momento in cui si iniziano a manifestare i primi deficit di memoria, linguaggio o comportamento, ma anche 15 o 20 anni prima, e intercettare la malattia in una fase preclinica, quindi nello stadio prodromico, diventa fondamentale per poter attuare strategie precoci con trattamenti specifici, stili di vita e supporti tecnologici che possano migliorare la qualità di vita. Oggi è dalla tecnologia che arriva uno nuovo strumento che può aiutare chi soffre di Alzheimer nella prima fase di malattia, ed è il progetto Chat Yourself sostenuto da Italia Longeva con un contributo non condizionato di MSD.Cht Yourself è un chabot gratuito sviluppato su Facebook , un assistente virtuale che utilizza l’intelligenza artificiale per creare un archivio di memoria che possa aiutare i pazienti nei momenti di difficoltà. Chat Yourself è uno progetto innovativo che potrà essere utilizzato anche come strumento utile per la riabilitazione cognitiva, ma che sarà di aiuto anche ai familiari e ai care giver che sono quotidianamente accanto ai loro cari nel doloroso percorso di malattia. Purtroppo ad oggi non esistono ancora farmaci in grado di arrestare la malattia, ma la ricerca non si ferma e la speranza è che quanto prima si possano avere a disposizione molecole in grado, se somministrate precocemente, di arrestare il progredire di una malattia che già oggi colpisce il 5% degli over 65 ma che nel 2030 interesserà oltre 2 milioni di persone.
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Nel corso della conferenza stampa per la presentazione del progetto "Chat Yourself" abbiamo intervistato: Roberto Bernabei, Presidente di Italia Longeva Paolo Maria Rossini, Direttore Area Neuroscienze, Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS-Università Cattolica, Roma Patrizia Spadin, Presidente AIMA-Associazione Italiana Malattia di Alzheimer Marco Ruggeri, General Manager di Y&R Roma Goffredo Freddi - Policy and Communication Executive Director - MSD Italia