Trombosi Venosa Profonda I fattori di rischio da conoscere, i sintomi da non trascurare per evitare complicanze gravi come l'embolia polmonare, le strategie terapeutiche con i farmaci (anche con i nuovi anticoagulanti orali) e la compressione Come fare prevenzione anche sul lavoro e in aereo Prof. Angelo Santoliquido, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
La trombosi venosa profonda è provocata dalla formazione di un trombo (un grumo di sangue) a livello di una vena profonda della gamba (molto più raramente del braccio) che blocca la circolazione del sangue e provoca dolore e gonfiore dell'arto. Fondamentale è intercettare il problema tempestivamente per evitare la più temibile complicanze e cioè l'embolia polmonare, provocata dal distacco del trombo che risale verso il polmone. E per sapere quali sono i sintomi da non trascurare e quale siano le strategie terapeutiche, ma soprattutto conoscere i fattori di rischio e come fare prevenzione abbiamo incontrato il Prof. Angelo Santoliquido, Specialista in Angiologia al Policlinico Agostino Gemelli di Roma che ci ha spiegato che i fattori di rischio più importanti sono l'immobilità (quindi ad esempio una frattura ad un arto che costringa a non potersi muovere per parecchi giorni o un intervento chirurgico)la sedentarietà, l'uso di pillola anticoncezionale, la gravidanza, una predisposizione genetica che si può accertare con dei semplici esami del sangue (ad esempio prima di iniziare una terapia ormonale, anche sostitutiva in menopausa). Il sintomo principale della trombosi è il dolore alla gamba accompagnato dal gonfiore dell'arto, mentre la diagnosi si effettua con un ecografia della gamba, il cosiddetto eco color doppler venoso. In caso di presenza del trombo il trattamento prevede un ciclo di eparina sottocutanea e poi anticoagulanti orali a seguire ( i nuovi farmaci anticoagulanti orali offrono oggi numerosi vantaggi rispetto ai precedenti farmaci, soprattutto sul monitoraggio dei valori di coagulazione) e naturalmente la compressione della gamba con una calza elastica che impedisca la sindrome post trombotica che nelle forme più severe può portare ad ulcere venose che compromettono la qualità di vita. La complicanza più temibile della trombosi venosa profonda non trattata è come abbiamo detto l'embolia polmonare che provoca dolore toracico, tosse e dispnea e che, soprattutto se accompagnato anche ad un pregresso dolore alla gamba deve far rivolgere con tempestività al medico perchè una embolia polmonare è una condizione seria che va trattata subito. E in conclusione parliamo con il Professor Santoliquido di come si possa far prevenzione con uno stile di vita che preveda una costante attività fisica e - soprattutto per chi faccia dei lavori che prevedano lunghi periodi fermi in piedi o per chi debba fare lunghi viaggi aerei in classe economica dove lo spazio per muovere le gambe è scarso - l'utilizzo di una calza elastica oltre a cercare di sgranchirsi le gambe frequentemente.
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