Cheratocono e Tecnica Cross-Linking
Diagnosi Precoce con la tecnologia d'avanguardia - La differenza fra Forme Evolutive e Stabili - Il Cross-Linking corneale per migliorare la curvatura della cornea e la Mappa Corneale per la malattia avanzata
Prof. Aldo Caporossi, Policlinico Agostino Gemelli, Roma
Il Cheratocono, patologia degenerativa della cornea, è una malattia meno rara di quel che si creda e colpisce soprattutto giovani compromettendo fortemente la capacità visiva dal momento che l'assottigliamento e la curvatura eccessiva della cornea - un astigmatismo che non si riesce più a correggere con le lenti - porta nei casi più gravi ad una forte ipovisione. Ma oggi le tecniche a disposizione consentono un intervento che consente di migliorare la curvatura e la struttura della cornea consentendo un recupero funzionale importante. Ci presenta la Tecnica Cross-Linking Corneale il Prof. Aldo Caporossi Direttore dell'Istituto di Oftalmologia al Policlinico Agostino Gemelli di Roma che l'ha messa a punto e perfezionata negli anni. Il Professore ci spiega l'importanza di arrivare ad una diagnosi precoce e corretta per distinguere le forme evolutive da quelle stabili e per impostare la terapia più indicata, ci fa conoscere le indagini diagnostiche più innovative e ci presenta la Tecnica Cross-linking, basata sull'uso di raggi UV che attivano una molecola chiamata riboflavina in grado di migliorare la visione in tutti quei pazienti che sono ancora in grado di vedere sia pure con le lenti correttive. E nei casi più avanzati oggi è in fase di messa a punto una Mappatura Corneale dei punti danneggiati con conseguente trattamento termico per il recupero della visione già compromessa. Senza dimenticare che in caso di un occhio che abbia perso del tutto la capacità visiva si può ricorrere al trapianto di cornea con tecnica lamellare (che non comporta rischi di rigetto) o con tecnica perforante.
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