Le nuove strategie mediche e chirurgiche e del trattamento delle sordità lievi e profonde di bambini e anziani
Impianti Cocleari sempre più sofisticati - Nuovi farmaci a somministrazione locale invece che sistemica - Chirurgia conservativa del Neurinoma - Impianti nel tronco encefalico quando anche la coclea è danneggiata
Prof. Franco Trabalzini, Policlinico Santa Maria alle Scotte, Siena
Le sordità lievi e profonde possono oggi essere affrontate e risolte grazie agli impianti cocleari di ultima generazione, estremamente piccoli, compatibili con la Risonanza Magnetica e impiantabili con interventi chirurgici poco invasivi e di breve durata, che consentono quindi di essere eseguiti anche su pazienti anziani. E a fianco alla chirurgia cocleare le novità sia mediche che chirurgiche nella moderna Otologia sono molte e possono venire incontro anche a sordità monolaterali, a sordità neurosensoriali o di trasmissione. E naturalmente anche l'approccio terapeutico ha subito un'evoluzione con la possibilità di somministrare farmaci direttamente nell'orecchio - in caso di vertigini ad esempio - evitando gli effetti collaterali della somministrazione sistemica. E in caso di interventi chirurgici complessi come nel caso di un'asportazione di un neurinoma - tumore del nervo acustico - la chirurgia oggi è sempre conservativa per risparmiare il nervo facciale e le strutture deputate all'udito. Abbiamo parlato di tutto questo con il Prof. Franco Trabalzini, Direttore dell'Unità di Chirurgia Otologia e della base del Cranio del Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena che ci ha parlato dell'importanza dell'importanza dello screening audiologico neonatale per diagnosticare sordità lievi o profonde il più precocemente possibile, perchè restituire l'udito ad un bambino con impianti cocleari sempre più sofisticati e funzionali - consentono addirittura le immersioni al mare - gli consentiranno di avare uno sviluppo adeguato. E l'altra grande categoria che può beneficiare di impianti acustici, di microchirurgia o di impianti cocleari è quella degli anziani perchè una difficoltà a percepire parole o conversazioni può portare ad un isolamento o essere scambiato per declino cognitivo mentre recuperando l'udito l'anziano recupera anche qualità di vita. E nei casi più bravi in cui anche la coclea sia danneggiata - in caso di trauma ad esempio - gli impianti oggi possono essere fissati direttamente nel tronco encefalico consentendo così di recuperare l'udito anche a quei pazienti con lesioni complesse e gravi.
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