Chirurgia Mininvasiva per Stenosi Valvolare Aortica (Suterless o Tavi)
e Prolasso Valvola Mitralica (Mitraclip o Neocord)
Per quali pazienti sono indicate - Limiti ed opportunità della chirurgia a cuore battente al posto della chirurgia tradizionale in circolazione extracorporea
Prof. Francesco Alamanni, Centro Cardiologico Monzino, Milano
La chirurgia tradizionale delle valvole cardiache ha raggiunto oggi un altissimo standard qualitativo, ma parliamo sempre di chirurgia open, con circolazione extracorporea, quindi uno stress notevole per l'organismo, e di fatto alcuni pazienti - soprattutto anziani e fragili perchè con altre comorbidità - non possono beneficiarne. Ma da alcuni anni alla chirurgia a cielo aperto si sta affiancando la chirurgia mininvasiva che permette tagli molto più piccoli e tempi di recupero più rapidi. Ma ci sono molte forme di chirurgia mininvasiva e vanno distinti per esempio gli interventi che comunque utilizzano la circolazione extracorporea - in cui in pratica si ha solo un taglio esterno minore ma il tipo di tecnica chirurgica rimane sostanzialmente la stessa- o gli interventi a cuore battente con tecniche innovative che riducono anche i tempi della seduta operatoria. Parliamo di tutto questo con il Prof. Francesco Alamanni Direttore della Chirurgia Cardiovascolare al Centro Cardiologico Monzino di Milano che ci spiega quali sono le opportunità e i limiti della nuove tecniche. Nel caso della Stenosi Valvolare Aortica le due grandi tecniche di chirurgia a cuore battente sono la Suturless ad impianto rapido (un intervento che consente di non dover mettere tutti i punti di sutura riducendo i tempi) o la TAVI per l'inserimento di una protesi transcatetere di varia grandezza (con catetere inserito dall'arteria femorale, quindi minimamente invasivo). Per quanto riguarda invece il Prolasso della Valvola Mitralica si possono effettuare interventi sempre a cuore battente con immagini ecocardiografiche a supporto e parliamo quindi di MitraClip con puntura venosa per ridurre il prolasso in caso di prolasso funzionale sintomatico (non si riduce però l'insufficienza) avvicinando i lembi della valvola, oppure di tecnica Neocord, solo per un prolasso organico dovuto all'allungamento della corde tendinee, con l'utilizzo di corde in goretex e accesso dall'apice del cuore sotto navigazione ecocardiografica. E' ovvio che tutte queste tecniche offrono nuove opportunità di trattamento ma hanno anche dei limiti e si dovrà sempre valutare quale sia l'opzione migliore per il singolo paziente, personalizzando il percorso chirurgico in base alle sue caratteristiche specifiche, senza dimenticare che interventi del genere richiedono grande esperienza ed un approccio multidisciplinare che solo un centro di riferimento può offrire.
Stenosi Valvolare Aortica
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Prolasso della Valvola Mitralica
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