Colesterolo alto e Rischio cardiovascolare Quanto sono informati gli italiani? Che rapporto hanno con la prevenzione? Stili di vita e integrazione nutraceutica il giusto approccio per valori lievemente aumentati e farmaci per valori a maggior rischio infarto e ictus
Avere elevati livelli di colesterolo LDL nel sangue (il cosiddetto colesterolo cattivo) è uno fra i maggiori fattori di rischio per eventi cardiovascolari (quindi infarto e ictus) ma gli italiani per quanto siano a conoscenza di questo legame pericoloso come emerge da una indagine IQVIA non riescono a tradurre questa consapevolezza in comportamenti virtuosi, e sono anche erroneamente convinti di non correre rischi anche quando hanno valori già oltre la norma. E' importane quindi che ci sia maggior educazione agli stili di vita che possono aiutare a ridurre i valori di colesterolo nel sangue, ai controlli periodici per conoscer gli esatti valori e alle possibilità di intervento, che vanno da integratori nutraceutici per valori border line, quindi solo leggermente aumentati (che però se mantenuti nel tempo possono essere ugualmente un fattore di rischio) fino al trattamento farmacologico in caso di valori decisamente troppo elevati: E nel caso il medico suggerisca una integrazione è essenziale che tratti di prodotti nutraceutici, sicuri, con un controllo di qualità elevato, perchè anche ciò che è naturale puà essere pericoloso ed p quindi importante privilegiare prodotti garantiti e con una efficacia comprovata da studi scientifici internazionali. Nel corso del convegno dedicato ad intergratori nutraceutici per il colesterolo abbiamo intervistato: Isabella Cecchini, Head of Primary Market Research IQVIA Alberico Catapano, Università di Milano Matteo Pirro, Università degli Studi di Perugia Fabio Torriglia, AD di Mylan Italia
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