Epilessia Infantile
Quali le Forme Genetiche oggi note Quali strumenti diagnostici all'avanguardia (Video EEG e RMN Dedicata)
Quali nuovi farmaci (da assumere per bocca) per il controllo delle crisi prolungate
Quando e quale chirurgia in caso di farmaco-resistenza - La dieta chetogena e le attenzioni ai fattori scatenanti
Cosa fare e cosa non fare durante una crisi convulsiva Quale futuro dalla ricerca per individuare le cause dell'epilessia ed intervenire prima che si manifestino le crisi
Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
L'epilessia è una malattia conosciuta fin dall'antichità - chiamata dai romani il "Morbo Sacro" - che ha colpito nel tempo anche personaggi molto famosi, da Giulio Cesare a San Paolo a Dostoevskij, e può essere di tipo focale, quando interessa solo una determinata area del cervello, o di tipo generalizzato, e le manifestazioni delle due forme sono estremamente diverse, da segni anche molto sfumati come contrazioni muscolari o movimenti oculari a crisi convulsive vere e proprie. Le crisi convulsive, specie nei bambini, sono episodi piuttosto comuni e se si tratta di un episodio isolato non deve far pensare ad una epilessia, ma quando le crisi si ripetono allora è bene indagare meglio per arrivare ad una diagnosi certa con indagini oggi estremamente sofisticate e dedicate, con la possibilità di terapie all'avanguardia soprattutto per il controllo delle crisi prolungate, chirurgia in caso di farmaco resistenza e tutta una serie di accorgimenti e stili di vita che possano prevenire i fattori di rischio. Parliamo di tutto questo con il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unità di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico Tor Vergata di Roma che ci spiega come oggi lo studio della genetica permetta di studiare a fondo le alterazioni genetiche di molte forme epilettiche, aprendo la strada ad informazioni un tempo inimmaginabili. Altro grande passo in avanti si è fatto in ambito diagnostico con la Video EEG e la Risonanza Magnetica Dedicata che permettono di individuare le aree cerebrali colpite con grande precisione e di essere di supporto nei casi in cui ci si trovi di fronte a forme resistenti ai farmaci e si renda necessaria la chirurgia, potendo agire con grande precisione. Nel campo dei farmaci la grande novità è nella somministrazione per bocca delle molecole in grado di arrestare le crisi epilettiche dal momento che si sa come il prolungarsi delle stesse possa comportare complicanze e quindi se dopo pochi minuti l'episodio convulsivo non si risolve la possibilità si somministrare per bocca il farmaco rende molto più agevole la gestione dell'evento. Altrettanto importante è agire sugli stili di vita cercando di evitare tutte quelle situazioni che potrebbero scatenare una crisi - come fonti luminose, episodi di rialzi febbrili importanti mancanza di riposo - e abbinare una dieta chetogena (pochi carboidrati e aumento di grassi e proteine) che può "proteggere" i bambini dall'insorgenza della crisi. E poi il Professore ci parla dell'importanza di sapere cosa fare e non fare in caso di convulsioni e di come sia fondamentale che genitori ed insegnanti conoscano il problema e siano preparati ad affrontarlo. E la sfida del futuro sarà non tanto intervenire sui sintomi come si fa oggi ma capire i meccanismi alla base dell'epilessia per poter intervenire prima che si sviluppi e dia origine alle crisi.
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