Giornata Mondiale dell'Emofilia
Quale la giusta profilassi per evitare emorragie e quindi complicanze articolari - il ruolo dello sport per migliorare la salute fisica e psicologica - Le prospettive di cura con le terapie geniche
Anche quest'anno di celebra la Giornata Mondiale dell'Emofilia che tende a sensibilizzare l'opinione pubblica su una malattia che richiede un approccio multidisciplinare e che negli anni ha trovato il modo di offrire ai pazienti il percorso di cura migliore a prevenire le complicanze, come ad esempio le problematiche a carico articolare, garantendo anche una buona qualità di vita che comprenda anche l'attività fisica, un tempo considerata un tabù per gli emofilici. E proprio al tema dello sport è stato dedicato il Convegno organizzato dal C.O.N.I. in collaborazione con FedEmo per fare il punto su come sia possibile oggi per ogni bambino o adolescente emofilico iniziare un'attività fisica che lo aiuti non solo a prevenire le complicanze articolari tipiche delle forme non tenute sotto controllo ma che sia anche veicolo di un inserimento sociale, di un confronto con gli altri bambini, senza più essere tenuti sotto una campana di vetro come si faceva una volta. Nel corso del convegno si sono alternate molte voci e molte storie, e noi le abbiamo raccolte per dar testimonianza di quali siano le terapie più all'avanguardia, delle prospettive offerte dalla terapia genica che si sta sperimentando per la emofilia di tipo B, del ruolo dell'ortopedia e della chirurgia protesica nei pazienti che abbiano una degenerazione articolare importante e soprattutto dell ruolo dello sport a tutte le età. Nei video troverete le riflessioni e le testimonianze di:
Prof. ssa Angiola Rocino, Responsabile del Centro Emofilia e Trombosi dell'Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli
Prof. Antonio Spataro, Direttore Sanitario dell'Istituto di Medicina e Centro dello Sport del C.O.N.I.
Pier Luigi Solimeno, Direttore dell'Unità di Ortopedia e Traumatologia d'urgenza dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano - Centro di Riferimento Nazionale Artropatia Emofilica
Prof. Francesco Riva, Direttore dell'unità di Odontostomatologia dell'Istituto G. Eastman di Roma
Dott. Romano Arcieri, FedEmo Onlus
Ivan Capelli, già pilota di Formula Uno e testimonial della Motive GEEKS Labs per il Sa.Me.Da. L.I.F.E.
Alex Dowsett, ciclista professionista con emofilia
Giovanni Malagò, Presidente C.O.N.I.
Prof. ssa Angiola Rocino, Responsabile del Centro Emofilia e Trombosi dell'Ospedale San Giovanni Bosco di Napoli
Prof. Antonio Spataro, Direttore Sanitario dell'Istituto di Medicina e Centro dello Sport del C.O.N.I.
Pier Luigi Solimeno, Direttore dell'Unità di Ortopedia e Traumatologia d'urgenza dell'Ospedale Maggiore Policlinico di Milano - Centro di Riferimento Nazionale Artropatia Emofilica
Prof. Francesco Riva, Direttore dell'unità di Odontostomatologia dell'Istituto G. Eastman di Roma
Dott. Romano Arcieri, FedEmo Onlus
Ivan Capelli, già pilota di Formula Uno e testimonial della Motive GEEKS Labs per il Sa.Me.Da. L.I.F.E.
Alex Dowsett, ciclista professionista con emofilia
Giovanni Malagò, Presidente C.O.N.I.
Prof. ssa Angiola Rocino
Le terapie all'avanguardia e personalizzate Pier Luigi Solimeno
Il Ruolo dell'ortopedia e della chirurgia nell'Emofilia Dott. Romano Arcieri
Il Ruolo della FedEmo per i Pazienti Emoficlici Alex Dowsett
Fare Sport Agonistico con l'Emofilia |
Prof. Antonio Spataro
Il Ruolo dello Sport come terapia nell'Emofilia Prof. Francesco Riva - Ivan Capelli
Come l tecnologia aiuta i medici a gestire al meglio i pazienti emofilici Ivan Capelli
Il progetto Sa.Me.Da L.I.F.E per fare sport in sicurezza Giovanni Malagò
Lo Sport oggi in Italia nei giovani e negli anziani |