Convulsioni Febbrili nei bambini Cosa fare e cosa non fare nelle crisi. diagnosi differenziale con l'epilessia nelle forme atipiche, i farmaci per bloccare gli episodi prolungati Prof. Paolo Curatolo, Policlinico Tor Vergata, Roma
Gli episodi febbrili con un improvviso rialzo termico possono, in alcuni bambino con una determinata predisposizione genetica, scatenare un episodio di convulsioni che soprattutto nella prima manifestazione, allarma i genitori che non sanno come comportarsi e quali possano essere le conseguenze. E allora per sapere cosa sono esattamente le convulsioni, quando sia necessario fare ulteriori accertamenti per una diagnosi differenziale con l'epilessia nelle forme di convulsioni atipiche e come comportarsi nel momento della crisi, abbiamo incontrato il Prof. Paolo Curatolo, Direttore dell'Unit di Neuropsichiatria Infantile al Policlinico Tor Vergata di Roma che ci ha spiegato che gli episodi di convulsioni febbrili sono al 95% forme benigne che possono colpire dal al 5% dei bambini fra i sei mesi e i cinque anni, con un picco fra uno e tre anni, e sono dovuti alla ancora non completa maturità cerebrale di alcuni bambini che in condizioni di rialzo termico possono andare incontro ad episodi di convulsioni caratterizzati da irrigidimento degli arti e perdita di coscienza (con perdita di saliva ed urina talvolta) che solitamente si esauriscono nel giro di uno o due minuti ma che se hanno una durata maggiore o se hanno manifestazioni diverse da quelle tipiche (come ad esempio dei segni focali che interessano solo un lato del corpo e lasciamo anche delle emiparesi, o che si manifestino in età non tipiche) debbano portare ad ulteriori accertamenti per una diagnosi differenziale con una forma di epilessia che richiederebbe un approccio terapeutico diverso. E dal momento che dopo un primo episodio i bambini possono andare incontro a recidive è bene che i genitori sappiano cosa devono e non devono fare durante le crisi (importante ad esempio scoprire il bambino per far scendere la febbre, somministrare un antipiretico, osservare con attenzione i movimenti del bambino per riportarli al medico e cronometrare la durata dell'episodio, somministrare farmaci di ultima generazione... Ed è importante che i genitori dei bambini che hanno avuto un episodio di convulsioni non diventino troppo ansiosi e protettivi vietando al bambini tutte quelle attività che potrebbero fargli avere un episodio febbrile per non limitare le esperienze sensomotorie del bambino che nei suoi primi anni di vita inizia a conoscere il mondo, a socializzare con altri bambini e non deve quindi essere privato di relazioni tanto importanti per la sua crescita.
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