Decalogo inglese per "allenarsi" alla felicità
Come imparare ad accettarsi, amare gli altri e vivere serenamente
Da sempre si dibatte su cosa sia la felicità: poeti e filosofi ne hanno scritto, psicologi e psichiatri hanno tentato di darne un'interpretazione fisico chimica e ognuno di noi si è trovato ad interrogarsi su quali siano stati i momenti più felici della propria vita e se a volte non abbiamo sottovalutato quello che avevamo inseguendo una felicità ideale e irraggiungibile. Quel che forse non sapevamo è che la felicità si può in qualche modo "allenare" seguendo alcune precise regole. E' quello che è emerso da alcuni studi inglesi condotti dall'Università dell' Hertfordshire che hanno, sulla base di dati raccolti riguardo alla soddisfazione personale e al modo di relazionarsi agli altri, stilato un elenco di dieci comportamenti che possono aiutare ad essere felici nella vita di tutti i giorni, indipendentemente dai grandi avvenimenti. Le dieci mosse sono racchiuse nella frase GREAT DREAM (Ten Keys for happier living) che ora andiamo ad analizzare
- G come "Giving" cioè Dare agli altri - Dare il proprio tempo, l'aiuto, l'ascolto. la gentilezza e l'energia è non solo un gesto di generosità ma ci arricchisce e ci fa stare meglio con noi stessi.
- R come "Relating" cioè Relazionarsi con gli Altri - Creare legami con la famiglia e con gli amici dà un senso di appartenenza, di condivisione e fa sentire sentimenti profondi di amore e affetto che contribuiscono al nostro benessere
- E come "Excercising" cioè Fare Attività Fisica per scaricare la tensione e lo stress, per migliorare il nostro stato fisico e mentale che sono collegati, per migliorare lo stato d'animo ed allontanare la tristezza. L'attività fisica, anche moderata, magari all'aria aperta in compagnia come una bella passeggiata aiutano anche a dormire bene, fondamentale per il proprio star bene.
- A come "Appreciating" cioè Apprezzare - Apprezzare le piccole cose di ogni giorno, il mondo che ci circonda, la natura che cambia il cibo che mangiamo, la compagnia di amici e colleghi, insomma concentrarsi su tutto ciò che di buono ci circonda senza pensare troppo alle delusioni e ai fallimenti del passato e senza preoccuparci troppo del futuro, cercando di concentrarsi sul qui e ora.
- T come "Trying Out" cioè Provare cose nuove - Sperimentare, cimentarsi ad imparare qualcosa che ci appassiona. Sviluppare la nostra curiosità, la passione, qualunque cosa stimoli la nostra voglia di conoscere nuovi argomenti o di imparare nuove attività per mettersi alla prova, per realizzarsi, per arricchirsi.
- D come "Direction" cioè Fissare degli Obiettivi - Cercare di porsi un traguardo, guardare al proprio futuro con uno scopo, magari piccolo, magari quotidiano, ma qualcosa che ci dia soddisfazione raggiungere con le nostre forze, migliorando l'autostima e la soddisfazione. Scegliere obiettivi ambiziosi ma raggiungibili conoscendo le nostre forze e i nostri limiti, ma non facendoci "distrarre" dalla pigrizia o dal pessimismo.
- R come "Resilience" cioè Resilienza - La resilienza in fisica è quel processo per cui ad ogni variazione, ad ogni modifica, ad ogni azione, ne corrisponde una che faccia da contraccolpo, mantenendo uno stato di equilibrio (tipico del cemento armato ad esempio, la cui elasticità permette di resistere ai terremoti). Nel nostro percorso psicologico la resilienza è sinonimo di resistenza, di capacità di assorbire gli urti della vita, sapendo reagire in modo positivo, con uno spirito costruttivo per non lasciarsi abbattere dagli eventi negativi. Perchè se è vero che purtroppo alcuni avvenimenti sono al di fuori del nostro volere come reagiamo ad essi influisce moltissimo sul nostro percorso di vita.
- E come "Emotion" cioè Emozioni - Vivere ogni emozione appieno, cercando di vedere l'aspetto positivo di ogni stato d'animo e sentimento, creando quel benessere interiore fatto anche di ricordi di emozioni e di attitudine positiva, quel vedere il bicchiere mezzo pieno che può essere lo stato d'animo che predispone a vivere le emozioni con la giusta felicità.
- A come "Acceptance" cioè Accettazione di Sè - Conoscersi, accettare se stessi e i propri limiti - senza però farli diventare un alibi - è condizione indispensabile per il proprio benessere. Non fare troppi paragoni con chi apparentemente ha ciò che vorremmo - magari nasconde difficoltà e problemi - e considerare ciò che invece siamo e abbiamo (quante volte è capitato di dire "Mi lamentavo di piccole cose e invece ero felice...") perchè avere la consapevolezza di non essere perfetti - del resto nessuno è perfetto diceva una famosa frase cinematografica entrata nella storia -è il primo passo per non essere troppo severi con noi stessi quando le cose vanno male e per spingerci a migliorarci laddove sappiamo di poter dare di più. Ugualmente importante è accettare anche le altre persone come sono, senza pensare di poter cambiare chi amiamo.
- M come "Meaning" cioè Dare un Senso - dare un senso alla propria vita considerandoci parte di qualcosa di più grande non fermando il nostro sguardo a noi stessi e al nostro universo. Fare volontariato, partecipare a gruppi che rispecchino i nostri interessi e che siano impegnati in qualcosa di sociale per condividere uno scopo che ci faccia sentire bene e che ci di la consapevolezza di star valorizzando il nostro impegno in qualcosa di condiviso e positivo.