Vivere con l'Alzheimer
Farmaci per stabilizzare i sintomi, Vita sociale e attiva, Rapporto di fiducia con il medico, Pet Therapy e Complicità Familiare per vivere serenamente il quotidiano nonostante i deficit cognitivi
Prof. Evaristo Ettorre, Policlinico Umberto I, Roma
Vivere con l'Alzheimer è un percorso difficile, che richiede un grande impegno da parte di tutto il nucleo familiare per riuscire a vivere intensamente il presente, per riuscire - grazie ai farmaci, alla riabilitazione cognitiva, alla pet therapy, alla socialità, all'attività fisica... - a rallentare la progressione della malattia, per trovare una modalità di comunicazione e di scambio di emozioni che vada oltre i deficit mnemonici e per non farsi sopraffare dall'ansia del futuro. Ma come fare a superare lo sgomento che coglie di fronte ad una diagnosi di Alzheimer? e come aiutare il paziente evitando di sostituirsi a lui in ogni più piccola azione quotidiana dimostrando però la disponibilità ad aiutare quando viene richiesto? Equilibrio non facile che si può raggiungere solo quando si riesce a non farsi "rubare la vita" dalla malattia fin dalle prime fase, quando ancora lascia ampi spazi per una quotidianità ricca di affetti ed interessi. Parliamo di tutto questo con il Prof. Evaristo Ettorre, Responsabile del Centro Valutazione Alzheimer del Policlinico Umberto I di Roma che incontra nel suo studio il Sig. Bruno, suo paziente, e la moglie per fare il punto sul suo percorso di cura. E nel dialogo a tre scopriremo come si possa passare dall'angoscia del primo momento in cui si scopre cosa sia l'Alzheimer - soprattutto per una persona colta e attiva che ha sempre tenuto discorsi in pubblico ed improvvisamente si trova ad avere una afasia difficile da accettare - ad una vita piena in cui la famiglia, gli amici e perchè no, anche il cane, riescono a coinvolgere il Signor Bruno in attività quotidiane che lo tengano impegnato, che gli permettano di mantenere una buona socialità incontrando gli amici e andando in palestra, mantenendo una buona dose di autonomia e di serenità. Senza dimenticare che la riabilitazione cognitiva che quotidianamente il Signor Bruno fa con l'aiuto della moglie e l'utilizzo di farmaci specifici riescono a rallentare la progressione della malattia e a stabilizzare lo stato cognitivo, cosa fondamentale per il controllo dei sintomi e delle complicazioni. E nelle parole di questo dialogo affettuoso ciò che più colpisce è la grande complicità fra Bruno e sua moglie, un rapporto che dura da 40 anni e che oggi si rinsalda ancora di più anche grazie all'ironia e alla voglia di vivere che mai li abbandona, oltre alla profonda fiducia che Bruno ha nel Prof Ettorre, avendo formato con lui quell'alleanza terapeutica che è parte integrante della terapia. E come vedrete nel video usciamo dall'incontro con il Signor Bruno e sua moglie emozionati e certi che una malattia come l'Alzheimer, che colpisce tutta la famiglia, può essere affrontata, e vissuta serenamente, solo con un fortissimo supporto familiare e sociale.
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