Dipendenza da smartphone:
mediamente si controllano i dati ogni 12 minuti e fino ad 80 volte al giorno
Se pensavate che telefonini e smartphone fossero fatti per telefonare siete sulla strada sbagliata. E' ormai accertato che il maggior utilizzo dei dispositivi elettronici consiste nel controllo dati, nel collegarsi ai social network, nel monitorare la posta e a mandare SMS, mentre alle telefonate viene riservato un quantitativo di tempo relativamente modesto. Lo studio è stato condotto dall'Università di Bonn che ha monitorato alcuni studenti universitari per verificare il loro rapporto con la tecnologia mobile. Ebbene, grazie ad una App che inviava i dati ad una centrale di controllo si è potuto verificare che mediamente i ragazzi non resistevano più di otto minuti senza collegarsi alla posta elettronica, o senza postare qualcosa su Facebook, o senza aggiornare notizie varie. In alcuni casi il ritmo diventava quasi compulsivo, paragonabile ad una dipendenza, quasi che la paura di essere "escluso" dal mondo virtuale spingesse i ragazzi ad avere un continuo contatto con il web. E i minuti in cui lo smartphone veniva usato come telefono? Solo otto, con una media di 2.8 SMS al giorno. Anche se a vedere la folla di persone che cammina, mangia, guida, e contemporaneamente parla al telefono non sembrerebbe. Comunque il bisogno compulsivo di controllare aggiornamenti e contatti sono indici di stress, ansia e anche di paura di perdere anche solo un messaggio o una condivisione, simbolo ormai di appartenenza a a quel villaggio globale che ha sostituito la polis, soprattutto per i giovani.