Dossier Disturbi Alimentari
Dall'anoressia alla bulimia, dal binge eating alla vigoressia all'ortoressia - L'importanza di intercettare i disturbi precocemente per poterli trattare al meglio - I modelli proposti dalla società e il rischio per le adolescenti
I disturbi del comportamento alimentare sono un disagio in costante aumento, le ragazze iniziano ad avere problemi sempre più giovani - una iperselettività di cibi è una prima forma di disturbo - e il fenomeno comincia a riguardare anche i ragazzi, segno che il disagio corporeo che si esprime attraverso il rapporto con il cibo è espressione di un disagio ben più profondo che coinvolge il mondo dei sentimenti e delle emozioni e i rapporti familiari. Importante in ogni caso è che il disturbo venga intercettato precocemente in famiglia, riconoscendo i primi segnali di disagio per poter avviare poi un lungo percorso di recupero che coinvolga tutta la famiglia perchè non basta recuperare un'alimentazione normale per superare il dolore che un disturbo del genere esprime, va indagata la difficoltà esistenziale, l'incapacità di esprimere emozioni e sentimenti in modo naturale che porta a manifestarle con l'espressività corporea e va aiutata la ragazza ad abbandonare gli eccessivi sensi di colpa e a vincere la scarsa autostima per poter pian piano riappropriarsi non solo del rapporto con il cibo ma del rapporto con se stessa e la vita. Nei video le riflessioni del Prof. Camillo Loriedo, Direttore dell'Unità di Psichiatria e Disturbi del Comportamento Alimentare del Policlinico Umberto Primo di Roma e del Prof. Claudio Rinaldi, Responsabile dell'Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare del Policlinico Agostino Gemelli di Roma e la testimonianza del Prof. Giuseppe Morino, Responsabile dell'Unità di Progetto Educazione Alimentare dell' Ospedale Pediatrico "Bambino Gesù" di Roma che ci racconta la storia di una sua giovane paziente con disturbi del comportamento alimentare.
Prof. Camillo Loriedo
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Prof. Claudio Rinaldi
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Prof. Giuseppe Morino