Gestire le Cefalee Croniche
Diagnosi Corretta e Cura Personalizzata con i Farmaci (in acuto e per la profilassi) e le Terapie Complementari (botulino, stimolatori...) - Gestire la componente emotiva del dolore con la Psicoterapia - Stili di vita da evitare e da favorire - Le emicranie al femminile, cosa fare?
Prof. Vittorio Di Piero, Policlinico Umberto I, Roma
Emicranie e cefalee più o meno severe, più o meno ricorrenti, sono un problema che coinvolge milioni di persone ogni giorno, con grave disagio fisico e sociale per la difficoltà di recarsi al lavoro,per la vira di relazione... ma quando le cefalee diventano croniche, con episodi che si ripetono quasi ogni giorni, la gestione può diventare davvero gravosa e spesso il ricorso ai farmaci non basta a controllare il dolore, motivo a volte di un consumo eccessivo di antidolorifici che può solo esacerbare la situazione. E allora quale è il Percorso più corretto per la gestione delle emicranie che da episodiche si trasformano in croniche? Lo abbiamo chiesto al Prof. Vittorio Di Piero, Responsabile del Centro Cefalee del Dipartimento di Neurologia e Psichiatria e della Sezione Cefalee del Centro Medicina del dolore “Enzo Borzomati” dell'Azienda Ospedaliera Universitaria Policlinico Umberto I di Romache ci ha spiegato l'importanza di arrivare ad una diagnosi corretta fra le varie forme di emicranie e cefalee per poter poi impostare una cura personalizzata che tenga conto anche della componente emotiva del dolore. L'inquadramento del paziente consente quindi di tracciare un percorso che prevede farmaci - sia mirati al controllo del dolore nella fase acuta sia farmaci di profilassi per prevenire l'insorgenza degli attacchi sia tutte quelle terapie complementari che possono essere il botulino, gli stimolatori ma anche la psicoterapia (e una ricerca condotta proprio dal Centro Cefalee del Policlinico Umberto I ha dimostrato che rispetto ai pazienti che erano in trattamento con la sola cura farmacologica i pazienti che abbinavano anche la psicoterapia avevano una latenza fra una crisi e l'altra più prolungata e che in alcuni casi potevano anche sospendere i farmaci). Uno spazio importante è poi dedicato agli stili di vita, sia come stimolatori di cefalee ed emicrania (attività fisica troppo pesante, stress, alcuni alimenti) sia invece come fattori protettivi (perdere peso dal momento che l'obesità è risultata una causa predisponente alle emicranie, rilassarsi con attività fisica, dormire a sufficienza...) e soprattutto imparare a riconoscere i propri limiti fisici e a non superarli per non stressare la mente ed il fisico.Con il Professore affrontiamo poi il capitolo importante delle emicranie al femminile perchè spesso il mal di testa legato alle mestruazioni - o all'ovulazione - viene considerato quasi fisiologico mentre invece esistono tecniche per prevenirlo e trattarlo migliorando molto la qualità di vita. Perchè è fondamentale ricordarsi che se è difficile parlare di guarigione dalle cefalee è però possibile gestirle nel tempo e la possibilità di essere seguiti in un centro di riferimento offre ad ogni paziente una assistenza multidisciplinare in grado di proporre la migliore opzione terapeutica per e esigenze fisiche, psicologiche e sociali di ogni paziente
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