Endoscopia Digestiva
"La coscienza acuta di avere un corpo, ecco cos'è l'assenza di salute..." scrive Emil Cioran nel "L'inconveniente di essere nati" e chiunque abbia avuto anche un semplice disturbo passeggero sa quanto sia vero, perchè quel sintomo diventa protagonista assoluto, costringendoci a porre attenzione al nostro corpo, ad un organo, ad una funzione che fino a quel momento avevamo dato per scontato. E quando un sintomo diventa persistente l'unico modo per poter arrivare ad una diagnosi e ad una terapia è quello di interrogare l'organo in questione, andando ad analizzarlo da vicino. E se per alcuni organi è sufficiente una valutazione esterna - come ad esempio l'ecografia per il fegato - per altri organi è indispensabile un contatto ravvicinato che permetta di analizzare il tessuto e di valutarne la condizione. L'indagine principe in questo senso è l'endoscopia, eseguita con un tubo sottile alla cui estremità si trovano delle fibre ottiche che permettono di avere una visione precisa di tutto il tratto gastrointestinale con la gastroscopia - che va ad analizzare esofago, stomaco e duodeno - e la colonscopia - che va ad analizzare i vari tratti del colon. Esami di fondamentale importanza nella diagnosi dicevamo, ma anche nella prevenzione, perchè nel corso dell'indagine si può prelevare campioni di tessuto da fare analizzare e anche asportare alcune piccole lesioni come ad esempio un polipo intestinale prima che degeneri in patologie più complesse. La fonte principale delle riserve di un paziente verso un tipo di indagine tanto importante è chiaramente la paura del dolore, ma oggi questo ostacolo viene facilmente eliminato con la sedazione - cosa ben diversa dall'anestesia sia chiaro, perchè nella sedazione non c'è intubazione - che permette di non avvertire alcun fastidio. La sedazione viene eseguita da un medico anestesista che garantisce un'assistenza continua durante tutta l'indagine, quindi è davvero con serenità che si può oggi affrontare quest'indagine così preziosa.
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