Entro il 2016 partiranno in Inghilterra i primi test sui pazienti con il sangue artificiale, primo passo verso la soluzione della carenza endemica di trasfusioni
Un problema endemico della sanità è la mancanza di sangue. Carenza di donatori, casi eclatanti in cui malattie anche gravi sono state contratte in anni - ormai fortunatamente superati - in cui le trasfusioni non erano controllate e quindi sicure, mesi estivi in cui la carenza di sangue negli ospedali è ancora più drammatica, tutte problematiche forse a breve potranno essere superate perchè a breve - entro fine 2016 o inizio 2017 - in Inghilterra verranno utilizzate sui primi pazienti portatori di talassemia (malattia genetica che comporta frequentissime trasfusioni) le prime sacche di sangue artificiale di gruppo "O" il donatore universale, creato nel laboratorio dell'Università di Edimburgo. I primi globuli rossi del gruppo "O" sono stati ottenuti con cellule staminali adulte riprogrammate che si sono trasformate in globuli rossi. E' l prima volta che si riuscito ad ottenere un sangue sicuro - che può tra l'altro essere rimosso dall'organismo qualora si verificassero degli inconvenienti - e a costi compatibili con una vasta produzione e quindi si spera davvero di non dover più assistere alle tragiche situazioni in cui una trasfusione potrebbe salvare la vita ma la mancanza di sangue mettere a rischio la sopravvivenza del paziente.