Epatite C Oggi I nuovi farmaci per l'eradicazione del virus (senza più uso di interferone) - Il rischio resistenze per le mutazioni del virus La gestione dei pazienti difficili con cirrosi - La prevenzione e l'informazione per ridurre il numero di infezioni
Lo scenario di cura dell’epatite C è profondamente cambiato negli ultimi anni con la messa a punto di farmaci in grado non solo di controllare la malattia nel tempo ma di eradicare completamente il virus. E di come tutto ciò andrà ad incidere sulla qualità di vita dei pazienti si è discusso a Roma nel corso di un Forum che ha visto la partecipazione dei maggiori esperti italiami.L’arrivo delle nuove molecole sta di fatto rivoluzionando le strategie terapeutiche per ogni categoria di pazienti, anche quelli più complessi, e se i costi dei nuovi farmaci è ancora uno snodo da risolvere per garantire a tutti l’accesso alle cure, quello che è però certo è che le opportunità di avere a disposizione oggi e ancor più in futuro terapie in grado di guarire da uno fra i virus più aggressivi in circolazione e responsabile di gravi conseguenze come la cirrosi o l’epatocarcinoma è una straordinaria risorsa e una svolta epocale della storia della medicina. E per inquadrare la portata dell’infezione da Epatite C basti sapere che il numero di persone positive all’HCV si avvicina ai 150 milioni nel mondo e che l’Italia ha una altissima percentuale rispetto ad altri paesi europei.Ma per meglio comprendere la grande svolta che hanno portato i nuovi farmaci è importante sottolineare ancora una volta che grazie alle nuove molecole, in molti casi usate in combinazione fra loro e senza più ricorso all’interferone, si può ottenere la completa eradicazione del virus in pochi mesi, senza contare che nei prossimi due anni ulteriori molecole ancora più efficaci e raffinate andranno ad affiancare quelle a disposizione al momento. E se l’entusiasmo per la grande opportunità di cura oggi non più solo obiettivo ma realtà concreta non deve far dimenticare che esistono fenomeni di resistenza dovuti alle mutazioni di alcuni genotipi virali più aggressivi ed esistono pazienti difficili, come ad esempio tutti coloro che hanno una cirrosi e ancor più se scompensata, è pur vero che anche per loro oggi è possibile un percorso di cura personalizzato in grado di superare ostacoli un tempo considerati un limite invalicabile.
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E dal momento che la diffusione dell’epatite C è dovuta anche al fatto che moltissime persone non sanno di essere positivi perché asintomatici per lunghi anni, è importante non abbassare mai la guardia sulla prevenzione del contagio e sull’informazione su cosa siano i virus e sul grande ruolo che giocano i vaccini laddove possibili come nel caso dell’Epatite B. Nel corso del Forum abbiamo intervistato: Prof. Walter Ricciardi, Presidente Istituto Superiore di Sanità Prof. Savino Bruno, Professore Straordinario di Medicina Interna, Humanitas University Medicine, Rozzano Milano Dott.ssa Nicoletta Luppi, Presidente e AD di MSD Italia Prof. Carlo Federico Perno, Professore di Virologia, Università Tor Vergata, Roma Prof. Massimo Colombo, Professore Ordinario di Gastroenterologia, Università degli Studi Milano