Essere ottimisti dopo i 50 anni e mantenere uno stile di vita proiettato nel futuro) aiuta nella prevenzione dello scompenso cardiaco
Sono molti i fattori che influenzano la salute del nostro cuore e non ultimo l'atteggiamento che abbiamo nei confronti della vita, non tanto perchè l'ottimismo abbia un effetto preventivo di per sè ma perchè le persone ottimiste hanno una miglior risposta allo stress, sono più progettuali, sono attente al proprio stile di vita, all'alimentazione e mantengono una buona vita sociale. A conferma di tutto ciò viene uno studio della Harvard University e dell'Università del Michigan che hanno valutato un campione di 6.800 persone tutte over 50 prendendo in considerazione non solo i parametri fisici (quindi ipertensione, diabete, ipercolesterolemia...) ma anche l'atteggiamento verso la vita. Incrociando i dati si è visto che le persone che vedevano la vita in rosa avevano un rischio di scompenso cardiaco inferiore del 73% proprio grazie allo stile di vita conseguente, mentre le persone pessimiste e tendenti alla depressione si chiudono nel loro universo e tendono a muoversi meno trascurando alimentazione e controlli. Lo scompenso cardiaco è conseguenza di infarto, ipertensione, problematiche valvolari e se già si sapeva che l'infelicità influisce sul sopraggiungere di un infarto, al pari della depressione, ora sappiamo anche che prendersi cura di sè guardando con fiducia al futuro può aiutare il nostro cuore a stare meglio non solo psicologicamente ma anche da un punto di vista funzionale.